Altre due zone a rischio crollo nella roccia sopra Maso Nuovo
La montagna fragile. Il pericolo non è immediato, tanto che le famiglie evacuate mercoledì sono tornate a casa. Tuttavia il Comune di Mezzocorona si è già attivato per neutralizzarlo
Mezzocorona. Pericolo passato. Le famiglie residenti in località Maso Nuovo sono rientrate nelle loro abitazioni e ieri, nonostante la pioggia che certamente non aiuta, nessun altro sasso si è staccato dalla montagna.
Il sindaco
«Oggi (ieri, ndr) il Servizio geologico della Provincia ci ha inviato un resoconto dei sopralluoghi effettuati la sera stessa del crollo e la mattina seguente - afferma il sindaco Mattia Hauser - ai quali erano presenti, oltre al sottoscritto, anche i vigili del fuoco volontari di Mezzocorona, i permanenti di Trento e il geologo della Provincia Franceschini».
Il drone in azione
«L’esame con il drone - continua il sindaco - ha permesso di valutare come l’evento si sia originato con il distacco di una placca rocciosa che aveva un volume stimabile di alcune decine di metri cubi. L’aria di distacco attualmente si presenta pulita e priva di volumi rocciosi rimasti in posizione precaria e pertanto questo singolo evento può ritenersi esaurito. Nello corso dello stesso esame - Hauser - è stato rilevato come la parete presenti altre situazioni potenzialmente critiche, per due delle quali in modo particolare ci siamo immediatamente attivati per sistemarle nel minor tempo possibile. Il Servizio geologico nel frattempo ci ha autorizzato a far rientrare le famiglie nelle loro abitazioni».
Sotto osservazione
Come già scritto ieri, la parete rocciosa resta sorvegliata speciale, perché quella di mercoledì è stata la seconda volta nel giro di pochi mesi che da quel versante si sono staccati pezzi di roccia. Lo scorso gennaio i sassi non avevano raggiunto le case come invece è successo mercoledì scorso. Un mercoledì di paura per i residenti, risoltosi con danni alle case e allo cose (tre auto sono state colpite dai sassi) ma fortunatamente senza danni alle persone.
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