Addio a Bepi Fanti tra i primi vignaioli indipendenti

lavis. Con Giuseppe “Bepi”, 91 anni, Fanti se ne va uno dei vignaioli precursori della lavorazione e vendita in proprio degli ottimi vini che produceva sulle colline di Pressano. Di Bepi Fanti,...


Carlo Bridi


lavis. Con Giuseppe “Bepi”, 91 anni, Fanti se ne va uno dei vignaioli precursori della lavorazione e vendita in proprio degli ottimi vini che produceva sulle colline di Pressano.

Di Bepi Fanti, tornando ai ricordi di oltre 40 anni or sono, vengono subito in mente la passione, l’amore ma anche la competenza con la quale produceva particolarmente il suo mitico Nosiola, la stessa passione che metteva anche quando si confrontava con gli altri vignaioli e con Gino Pisoni in particolare.

La passione il Bepi l’ha messa anche quando con Gino Pisoni, da poco nominato primo presidente dell’Esat, fu fra i fondatori dell’Associazione Vignaioli del Trentino. Ricordo come fosse ieri l’evento nel mio ufficio a conclusione di diversi mesi di approfondite discussioni, anche in merito allo statuto che l’associazione avrebbe dovuto darsi. Gino Pisoni venne nominato primo presidente, ma con il Bepi Fanti come spalla. Sicuramente la cosa che più fece scalpore fu il fatto che sulla collina di Lavis, dove c’era il cavalier Ezio Cesconi, direttore della Cantina di Lavis che non riusciva ad immaginare che uno dei migliori produttori della collina di Pressano, il Bepi appunto potesse lavorare in proprio le proprie uve e commercializzare il proprio vino.

I funerali di Fanti ci celebreranno oggi alle 16 nel cimitero della frazione di Lavis dove ha trascorso la sua vita.

La sua fama era nota anche a livello nazionale nel mondo dei vignaioli, al punto che due anni or sono la Federazione nazionale dei vignaioli indipendenti, la Fivi, lo ha proclamato vignaiolo dell’anno. La motivazione del riconoscimento era legata al ruolo decisivo di Bepi Fanti nell’essere di traino e di esempio nel mondo dei vignaioli indipendenti.

Il premio era stato ritirato dal figlio Alessandro che da ormai quasi trent’anni ha affiancato il padre nella lavorazione dell’azienda ma anche nella conduzione della cantina.

Mario Pojer lo ricorda come un vignaiolo “visionario” con il quale era bello confrontarsi, mentre Marco Pisoni, figlio del compianto Gino, lo ricorda come uno dei fondatori dell’Associazione Vignaioli, una persona particolarmente impegnata nella valorizzazione del vino Nosiola. «Ma la cosa che più mi ha colpiva di Bepi Fanti - - conclude Pisoni - era il suo carattere mite e molto socievole, veramente una persona d’oro».













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