Madruzzo. Abbiamo avuto delle segnalazioni da parte di abituali frequentatori della passeggiata più battuta del comune Madruzzo circa il suo pessimo stato di manutenzione. Si tratta del circuito pedonale che dal rione “Mas di Calavino” costeggia la strada S.P. 214 per salire verso Castel Madruzzo e ridiscendere quindi verso Calavino dall’antica strada di collegamento fra i due paesi. In effetti è veramente allo “stato brado” il sentiero che si allaccia al marciapiede, che era stato costruito (2005) con la nuova variante che collega la valle di Cavedine con il piano Sarca. Le erbacce invadono infatti il sentiero, di cui è visibile solo la traccia centrale per il continuo passaggio dei pedoni. Purtroppo non mancano inoltre inconvenienti fastidiosi, come la presenza di escrementi animali nascosti fra l’erba alta, che possono essere inconsapevolmente calpestati dai passanti (la disavventura di una signora). Per la verità l’assenza di manutenzione non è casuale, ma si potrebbe dire che con la fusione dei due comuni si è cronicizzata. Le conseguenze del Covid-19 non c’entrano assolutamente riguardo al ritardo dei lavori dell’Intervento 19 in quanto anche negli altri anni si verificava più o meno la stessa situazione, parzialmente risolta con l’intervento di un contadino, che di sua iniziativa, visto il degrado, tagliava col proprio trattore l’erba del sentiero nel tratto che affianca il suo vigneto. È invece la mancata programmazione degli interventi dell’amministrazione comunale ha creare questo stato di cose con un Cantiere comunale allo sbando per il prevalere delle forme di appalto dei servizi comunali, che, oltre a creare disservizi (acquedotto, impianto illuminazione pubblica, …) pesano parecchio sui costi a carico degli utenti. Il rinvio del pagamento delle bollette non ha fatto rilevare per il momento la conseguenza dei rincari.

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