LAVIS. Lotta Lubkoll ha 25 anni e il suo asino, Jonny, 16. Sono stati visti passare per Lavis sabato: prima lungo la pista ciclabile, al Roxy bar di Nave San Felice, poi nel cuore della borgata, in via IV novembre, sul ponte di ferro che dà sull’Avisio e al bar Laimer a San Lazzaro.

Lotta è partita da Monaco: un viaggio di 3 mesi che la porterà – 13 chilometri al giorno – sul mare nei dintorni di Venezia. Il suo passaggio per Lavis ha incuriosito molto la gente di paese che ne ha parlato anche sui social: in molti si sono chiesti quale fosse la storia dietro questa bella ragazza dai capelli biondi, legati in una treccia, il gran sorriso e lo sguardo vispo. E soprattutto cosa facesse in giro per il paese con un asino. Per questo le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa in più di lei: «Mi chiamo Lotta e in Germania faccio l’attrice, ho finito la scuola di recitazione un anno fa – racconta –. Da bambina ho guardato Shrek, il cartone animato, e mi sono affezionata al suo migliore amico, Ciuchino. Da allora ho sempre sognato di avere anch’io un amico così». «Il mio sogno in realtà era di partire all’avventura con lui, un giorno: il che è abbastanza buffo, dato che nella mia vita neppure mi piace camminare e uso la macchina per andare ovunque. Però questo mio sogno è rimasto lì nel cassetto, come una fantasia: “un giorno comprerò un asino e partirò con lui”, mi dicevo». «Poi...poi mio padre si è ammalato e due anni fa è morto – dice Lotta –. Mi sono resa conto di come tutto può cambiare all’improvviso e allora ho capito: se c’è qualcosa che davvero vogliamo fare nella vita, è meglio farla subito».

Così l’estate scorsa Lotta si è decisa nel comprare un asino: una scelta non da poco, dato che viveva in un piccolo appartamento di Monaco con il suo ragazzo. Ha affittato uno spazio in un’azienda agricola bavarese. In autunno ha trovato Jonny, in vendita non lontano da Berlino: «È stato amore a prima vista». Un mese e mezzo fa è partita all’avventura: un viaggio che sta condividendo su Instagram (con il nome EselJonny), da Monaco al mare, passando dal Trentino. Poi racconterà il tutto in un libro e in un documentario e parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza. «Il fatto è che viviamo una vita frenetica – spiega Lotta con un sorriso –. Ho deciso di fare questo viaggio per rallentare e godere della natura. Camminiamo per sei ore al giorno e nulla è pianificato: non sappiamo mai dove staremo la notte. Io dormo in una tenda e il mio asino sta lì fuori: ci mettiamo dove possiamo, in un bosco, in un prato o in un giardino. A volte ho paura, quando mi sento sola in mezzo al nulla. Ma in realtà non sono mai davvero sola: c’è Jonny con me e se qualcuno dovesse avvicinarsi, lui inizierebbe a ragliare. E poi, sono sicura, dall’alto mio padre ci sta guardando. E si sta prendendo cura di noi».