la testimonianza

La maratona segreta di Manfred Mussner in Afghanistan

Il 48enne maratoneta e funzionario Enac di Bressanone racconta in un libro le tante avventure vissute correndo. Partendo dal 2018 e dalla maratona "top secret" in Afghanistan



BRESSANONE. Maratone e viaggi nei paesi più inaccessibili del mondo: dalla dittatura della Corea del Nord al rovente deserto del Somaliland, passando per le montagne dell'Afghanistan e dell'Iraq.

Manfred Mussner, 48enne maratoneta e funzionario Enac di Bressanone (Bolzano), è l'autore di “La maratone segreta” (Bertelli editore).

Nel novembre del 2018 ha partecipato a una corsa 'top secret' ("c'era un fortissimo rischio di attacchi da parte dei talebani, anche perché il primo obiettivo della maratona era di far correre le donne") sulle montagne del Band-e amir, in territorio afghano.

"Non si poteva girare nelle città. Già allora - ricorda - le truppe alleate si trinceravano nelle loro basi, per questo ci siamo mossi con protocolli di sicurezza stringenti.

Sempre su auto separate, e sempre travestiti, per non apparire subito come stranieri agli occhi dei talebani, che controllavano già parte del territorio.

Per farci raggiungere la zona della gara dovette intervenire l'Onu con elicotteri e aeromobili". 













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