VIDEO-STORY

La fuga sotterranea del Bepi da Calceranica. Per raggiungere il panificio della Selene

Cosa succede se avete la sindrome da modello per l'autodichiarazione. E dovete urgentemente andare a fare la spesa (Avvertenza: guardate i video all'interno solo se avete bisogno di una boccata di buonumore)


di Luca Marognoli


Il Bepi da Calceranica è uno creativo. Gli basta poco – dice – per costruire un mondo che esiste solo nella sua immaginazione. Una suggestione. Una mezza idea che gli balza in testa quando ha un paio d'ore libere dal lavoro. Persino un’occhiata alla cantina da sistemare: quella di fine Ottocento fatta con i sassi di fiume. E siccome lui con le immagini ci lavora, quel mondo diventa prima una sceneggiatura nella sua testa, poi uno schizzo su un foglio e alla fine un cortometraggio. Così che la sua immaginazione contagia (alla faccia del virus) anche la nostra.

Basta poco, sì. E allora l'antica cantina si trasforma in un dedalo sotterraneo di cunicoli degno di una miniera della val dei Mocheni, un vecchio abbaino in una finta botola, le bocche di lupo in claustrofobici anfratti.

La storia – intitolata “L’uomo nella botola Ep. 2” - è quella di un “quarantenato”, come direbbero nelle conferenze stampa della task force Covid della Provincia, che non ce la fa più a stare recluso fra quattro mura. Al trentesimo giorno di arresti domiciliari si sente accerchiato da forze dell’ordine che aspettano solo che metta la testa fuori dalla porta di casa per chiedergli il modulo per l’autocertificazione. Imprigionato come un topo.

Ma siccome la strada in superficie è sbarrata, proprio come un topo il Bepi da Calceranica tenta l’evasione dal sottosuolo. Il piccone ce l’ha, il caschetto pure, finanche una scala per un passaggio funanbolico sul “vascon de l’acqua”. Vi ricordate la scena girata sulle Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur, a 400 metri dal suolo, nel film Entrapment? Ecco: quasi.

Quando poi spunta una "mappa dei tedeschi" con i toponimi vergati in caratteri gotici, ti viene in mente (oseremmo dire inevitabilmente) Indiana Jones. Il "target" è il Panificio della Selene, da raggiungere dopo avere "doppiato" il Bar Zentralen del Franco, il Frutten e Verduren del Bicio e il Tabacchinen. 

Inizia così una palpitante fuga da Alcatraz il cui finale non vi sveliamo. Sappiate solo che sarà più facile affrontare il dedalo dei tunnel che una veciota ben nota al grande pubblico trentino, qui nelle vesti di guest-star (del suo nome vi diamo solo le iniziali: NN).

Buona visione...

 

 

Se il video vi è piaciuto e volete vedere l’episodio 1, sappiate che dovrete cercarlo a lungo. “Avevo scritto tre puntate ma ho pensato che poi finisce la quarantena e non riesco a farne neanche una. Allora ho tirato fuori la parte più bella: l’episodio 2. Come George Lucas in Star Wars”, dice il Bepi da Calceranica.

 

Troverete però un altro video che il nostro ha realizzato per i suoi due marmocchi, di 4 e 6 anni. Qui non c’è una storia ma una top ten di suggerimenti sulle “Cose da fare a casa con i figli”. Utilissimo se avete bimbi scalpitanti, sempre che siate capaci di creare fulmini (verosimilissimi) in casa, razzi con bottiglie di acqua minerale che volano come la Soyuz di Astrosamantha o una magica miniera in cantina (sì, la cantina della botola!). Guardate un po’ qui.

 

 

Ve l’avevamo detto che al Bepi da Calceranica la fantasia non mancava. E neanche la manualità, come avete potuto apprezzare. Basta poco sì, e lui ve lo vuol pure dimostrare visto che ha allo studio niente meno che un “making of”: un dietro le quinte in cui svelare i suoi trucchi.

“Niente effetti speciali”, dice. “Vi accorgerete di come da niente potete costruire un mondo di cose. Ho cercato di realizzare le richieste più bizzarre dei miei figli e i tutorial sul web mi hanno dato una mano. Volevo mettere tutto su Whatsapp per gli amici, poi ho scelto Youtube e sembra che la gente apprezzi... Perché l'ho fatto? Non certo per mancare di rispetto a qualcuno, di fronte a tutti questi lutti. E' che non ce la facevo più a vedere in tv gente con la mascherina. Volevo solo strappare una risata in un momento così cupo e contribuire alla campagna #iorestoacasa".

Forte il Bepi. Ma non andate in giro a chiedere di lui. Perché quello che vedete in video è sì di Calceranica, ma non si chiama Bepi. Rifugge la pubblicità e per le sue performance registico-attoriali si è scelto un nome di fantasia. Ve lo avevamo detto che è uno creativo.













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