In un anno 234 persone si sono rivolte allo sportello “Casa per tutti”
Richieste da Trento e Alto Garda tra cui 106 minori, 14 persone con disabilità e quattro persone sopra i 65 anni. «Ora serve un ostello dei lavoratori»
TRENTO. Sono 59 i nuclei familiari che si sono rivolti allo sportello "Casa per tutti" nel suo primo anno di attività, tra giugno 2022 e giugno 2023, per un totale di 234 persone, tra cui 106 minori, 14 persone con disabilità e quattro persone sopra i 65 anni.
I nuclei familiari - informa una nota - provengono soprattutto dal Comune di Trento, dove sono stati presi in carico 34 nuclei familiari, per un totale di 132 persone, tra cui 60 minori, sei persone con invalidità dal 50% in su e tre anziani con più di 65 anni.
Gli altri nuclei familiari appartengono all'Alto Garda e Ledro (17), alla Vallagarina (5), alla Valle dei Laghi (1), alle Giudicarie (1) e all'Alta Valsugana e Bersntol (1).
Lo sportello "Casa per tutti" torna sulla richiesta portata avanti dall'Assemblea antirazzista, che da anni «chiede l'apertura di un ostello per lavoratori recuperando uno dei tanti edifici pubblici vuoti lasciati all'abbandono».
«Ma ad ora l'unica struttura che offre sei posti letto così ricavati a lavoratori da anni presenti nel nostro territorio è il Rifugio solidale del Centro sociale Bruno - scrive lo sportello – In un anno di attività possiamo dire di aver contribuito, in modo maggiore o minore, a risolvere positivamente sei situazioni di emergenza abitativa su 59 nuclei a noi rivoltisi, tutte a Trento», sostiene lo sportello.