Economia

Trentino, cresce il turismo: 10 milioni di pernottamenti e +1,5% nel periodo estivo

I dati Ispat sul periodo tra maggio e settembre segnalano un aumento positivo nel settore alberghiero, ma anche per il movimento dall’estero. Stabile l’extra-alberghiero 



TRENTO. Il turismo in Trentino nel corso dell'estate 2024 presenta valori in crescita rispetto all'estate precedente, sia per quanto riguarda gli arrivi (+1,5%), sia per le presenze (+1%). A quanto riporta il bilancio finale dell'Istituto di statistica della Provincia di Trento (Ispat) sul periodo compreso tra maggio e settembre scorsi, l'andamento positivo si rileva per il settore alberghiero e per il movimento dall'estero, mentre le presenze nel settore extralberghiero e quelle per la componente italiana risultano sostanzialmente stabili.

In particolare, si è registrata una consistente crescita di turisti stranieri (+5,6%), che ha compensato quasi del tutto la flessione delle presenze di turisti italiani (-4,3%). I pernottamenti registrati superano i 10 milioni, con una prevalenza di turisti italiani (il 61%). La permanenza media è di 4,1 notti; il numero di posti letto alberghieri disponibili è stato pari a 87.982. L'extralberghiero pesa per il 36,5% sulle presenze complessive. Le principali regioni italiane di provenienza si confermano essere Lombardia (da cui proviene il 14,5% dei turisti totali), Veneto (10,8%), Emilia-Romagna (9,6%), Lazio (6,2%) e Toscana (4,5%). Per quanto riguarda gli stranieri, i flussi maggiori provengono da turisti tedeschi (16,8% dei turisti totali), olandesi (4,7%), polacchi e austriaci (entrambi all'1,9%) e inglesi (1,7%).

La dinamica delle presenze a livello mensile mostra valori in crescita per luglio e, in particolare, in agosto, mese che fa segnare un incremento del 4,3%; in flessione invece i dati di giugno e settembre, in ragione delle avverse condizioni meteo. La performance dei singoli territori è in generale positiva: stabili i valori registrati nella zona del Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi, i cui pernottamenti rappresentano il 26% del totale. Buoni risultati per Val di Fassa (+2,4%), Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino (+1,3%), Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie Centrali e Valle del Chiese (+3,9%), Val di Fiemme e Val di Cembra (+1,9%). In flessione i dati di Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni (-2,1%) e di Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (-1,7%). 













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