In Trentino con la pandemia quasi un terzo di morti in più
Sono stati 6.626 nel 2020, la media degli anni precedenti era di 5.100 decessi. Blangiardo (Istat): è stata la terza guerra mondiale
TRENTO. "Nel 2020 c'è stato un picco di mortalità di portata bellica: la pandemia è stata la terza guerra mondiale.
Da marzo dell'anno scorso ad aprile 2021 c'è stato lo stesso numero di morti rilevati tra civili e militari dal 10 giugno del 1940 all'8 settembre del 1943".
Lo ha detto Giancarlo Blangiardo, presidente dell'Istat, intervenuto a "Family for the Future", il festival delle politiche familiari in programma a Todi fino ad oggi, domenica 26 settembre.
Nella sua relazione, Blangiardo ha illustrato i "numeri del crollo: dal 2013 al 2019, l'Italia ha perso 705mila residenti che salgono a 1,3 milioni se il conto comincia dal 2002.
"Dal 2013 - ha aggiunto il presidente dell'Istat - ogni anno abbiamo toccato un nuovo record negativo di nascite".
Nell'anno della pandemia, il 2020, sono stati registrati 404mila nuovi nati e 746mila decessi.
Per il 2021 la stima è che il numero di nascite crollerà ancora verso una forbice compresa tra 379 e 385mila.
In base agli ultimi dati Istat sui decessi, nel 2020 in provincia di Trento i decessi sono stati 6626. Il raffronto viene fatto con la media di decessi negli anni fra il 2015 e il 2019. E questo dato è di 5100 decessi con un incremento quasi del 30%.
In Alto Adige lo scorso anno i decessi sono stati 5458 e la media degli anni precedenti è stata di 4447 morti con un incremento del 22,7 per cento.
Per quanto riguarda il Trentino il mese più doloroso lo scorso anno è stato dicembre con 861 decessi. In Alto Adige marzo con 666 lutti.
I dati Istat del 2021 - aggiornati a luglio - indicano gennaio come il mese con più vittime in Trentino (704 decessi) e febbraio per la provincia di Bolzano (528 morti)