In regione già 1.742 le domande per l'assegno ponte
Il 40 per cento sono per famiglie con un figlio. Se la domanda viene inviata prima del 30 settembre si ha diritto anche agli arretrati (da luglio)
BOLZANO. Per l’assegno ponte nel primo mese in Trentino Alto Adige sono state presentate 1742 domande così composte: per il 40,7% con un figlio, 38,7% con due figli, il 15,7% con tre figli e 4,9% con più di quattro figli. Dai dati Inps risulta che l'Alto Adige ha la percentuale di domande più alte presentate con più di 4 figli anche se siamo il fanalino di coda, in percentuale, rispetto alle altre regioni per numero di domande presentate.
Marco Pirolo Direttore Caaf Cgil dichiara che le domande presentate nei primi 30 giorni nel paese sono state 248.868 di cui 17.000 sono già state messe in pagamento, le stime parlano di una platea di circa un 1,8 milioni di famiglie.
Stando ai dati Inps le domande riguardano 422mila minori, metà dei richiedenti ha solo un figlio e il 63% é sotto i 10mila euro di Isee.
Marco Pirolo ricorda che l'assegno "ponte" per i figli, che anticipa l'assegno unico e universale atteso dal primo gennaio del 2022, può essere chiesto fino al 31 dicembre da genitori di minori (a carico) fino a 18 anni di età che siano lavoratori autonomi e professionisti, disoccupati, coltivatori diretti, o ai quali manchino uno o più requisiti per avere i "vecchi" assegni al nucleo familiare.
La nuova prestazione è infatti incompatibile con la percezione degli Anf, riservati ai lavoratori dipendenti. Le domande potevano essere inviate dal 1° luglio, ma chi invierá la domanda entro il 30 settembre, percepirà anche gli arretrati, cioè gli importi spettanti da luglio in poi.
Possono chiedere l'assegno ponte i cittadini italiani o Ue, ma anche i cittadini extracomunitari con il permesso Ue per lungosoggiornanti, o con il permesso di soggiorno per motivi di lavoro (o di ricerca) di durata almeno semestrale.
Tra gli altri requisiti, c'è la residenza in Italia da almeno due anni (anche non continuativi), o la titolarità, in alternativa, di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a termine, di almeno sei mesi. L'aiuto è riconosciuto ai nuclei con Isee fino a 50mila euro. Per presentare la domanda bisogna dunque avere un Isee in corso di validità.
È ammesso anche l'Isee corrente, usato da chi ha avuto variazioni consistenti del proprio reddito nell'anno, ad esempio perché ha perso il lavoro. L'importo spetta in misura piena a chi ha un Isee fino a 7mila euro (167,5 euro al mese per ciascun figlio in caso di nuclei con uno o due figli, o 217,8 euro per figlio in caso di nuclei numerosi. Gli importi aumentano di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità).
Oltre i 7mila euro di Isee e fino a 50mila, l'importo mensile si riduce progressivamente. Chi chiede l'assegnazione deve essere residente e convivente con il minore: cioè, al momento della domanda, il genitore e il minore devono abitare insieme e avere la dimora abituale nello stesso Comune.
L'assegno è compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, con il bonus bebé, con il premio alla nascita e con l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori. L’assegno ponte é inoltre compatibile con le provvidenze della Provincia Autonoma di Bolzano e Trento.