I maestri di sci raccolgono 30 mila euro per l’Ucraina
Il presidente Andrea Sini: “La solidarietà è fatta di grandi e piccoli gesti in aiuto a chi è in difficoltà”
TRENTO. Se è vero che solidarietà e fratellanza sono insite nel Dna di chi vive in montagna, la conferma arriva dalla generosità dei maestri di sci del trentino che aderendo all’appello lanciato dell’Associazione e dal Collegio provinciale di categoria hanno raccolto 30.000 euro in poco più di un mese a favore della popolazione dell’Ucraina, coinvolta da settimane in una guerra che sta devastando il Paese.
Ora la somma è stata versata a favore del progetto istituito dalla Provincia, in collaborazione con la Protezione civile. A marzo le istituzioni presiedute da Andrea Sini (Associazione) e da Mario Panizza (Collegio) avevano promosso la raccolta fondi incentrata su donazioni libere o sulla possibilità per i maestri di sci di devolvere una quota pari a un’ora di lezione o comunque un importo di 50 euro.
Lo slogan lanciato era stato "Un’ora di lezione per dire Stop War!” Ma ovviamente l’iniziativa era aperta a tutti coloro animano il grande e generoso mondo dello sci con versamenti sull’iban IT23R0200801820000106364377 – Causale STOP WAR. Il risultato finale è di 30.000 euro raccolti.
“Certamente con una simile somma non possiamo cambiare il mondo – commenta Andrea Sini - ma tutto questo rappresenta un segnale importante: i maestri di sci hanno voluto dare il loro piccolo contributo ad una popolazione coinvolta in un conflitto sanguinoso. In un momento di grande difficoltà generale ci sembrava doveroso fornire il nostro aiuto a queste fortunate popolazioni. È certamente una piccola goccia rispetto alla grandezza del problema ma la solidarietà è fatta di grandi e piccoli gesti, comunque tutti finalizzati ad aiutare chi è in difficoltà”. Quella legata all’Ucraina è l’ennesima dimostrazione di solidarietà voluta dai Maestri di Sci del Trentino, che già nel 2020 raccolsero 20 mila euro durante la pandemia Covid. C.L.