La sorte del cedro sarà decisa in ottobre 

Storo, cittadini dai 16 anni in su chiamati alla “consultazione informale” decisa dalla giunta Turinelli


di Stefano Marini


STORO. Novità in vista riguardo alla sorte del cedro monumentale che sorge di fronte al municipio di Storo. A decidere fra mantenimento e abbattimento saranno i cittadini dell'abitato storese, chiamati ad esprimersi tramite una "consultazione informale". A tal proposito in questi giorni sono state definite modalità di voto e tempistiche. A dare le informazioni del caso è la consigliera comunale con delega alla partecipazione, Lara Gelmini.

La consultazione si terrà fra un paio di settimane: « Si voterà la prima settimana di ottobre - specifica Gelmini - sono invitati a partecipare alla consultazioni i cittadini italiani residenti a Storo paese entro e non oltre il 15 settembre 2018. Una novità significativa è costituita dal fatto che potrà votare anche chi abbia compiuto 16 anni di età, e non solo i maggiorenni».

Per quanto riguarda le modalità di voto, invece: «Eravamo orientati ad attivare una procedura telematica - continua la consigliera Gelmini - questo avrebbe permesso ad ogni cittadino di esprimere la propria preferenza senza vincoli di orario e luogo. Gli strumenti oggi a nostra disposizione non sono però in grado di garantire che lo stesso individuo possa esprimere una sola preferenza e, ancor più, non consentono di circoscrivere la consultazione agli abitanti di Storo. Si sarebbe corso il rischio quindi di avere risultati non veritieri. Pertanto il seggio sarà allestito con modalità classiche presso la biblioteca comunale».

Consultazione informale ma politicamente vincolante: «L'impegno - conclude Lara Gelmini - è prendere una decisione in merito al destino del cedro adeguandoci alla volontà popolare».

Ma perché l'amministrazione comunale ha scelto di dare la parola ai cittadini? In questo caso la risposta la dà il sindaco di Storo, Luca Turinelli: «Uno dei punti fondanti del nostro programma è la partecipazione dei cittadini all'attività politica del Comune - dice il primo cittadino - e pensiamo che questa possa rivelarsi come un'occasione adatta in tal senso. Qualora la relazione dei tecnici di San Michele avesse evidenziato problemi di stabilità o malattia della pianta non ci sarebbe stato niente da fare e l'avremmo dovuta abbattere ma così non è stato per cui si è aperto spazio per una decisione popolare. Le opzioni sul tavolo, conservazione o abbattimento, presentano entrambe vantaggi e svantaggi, agli storesi dunque decidere quali ragioni debbano prevalere».













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