“La pizza del Chiese” delizia la giuria 

Lodrone, impasto e ingredienti gourmet di Giulio Soldani hanno ottenuto un prestigioso secondo posto a “Pizze Stellate”


di Stefano Marini


LODRONE. Salmerino Igp, Spressa delle Giudicarie, radicchio dell’orso e miele di castagna. Ecco alcun degli ingredienti della pizza gourmet basata sui sapori della Valle del Chiese che ha ottenuto il secondo posto nazionale in una "sfida social" ("contest" per gli anglofili) fra pizzaioli da tutta Italia. Un prestigioso risultato conseguito grazie alla maestria del mastro pizzaiolo Giulio Soldani, di origini pugliesi ma trapiantato da qualche anno a Lodrone, frazione del Comune di Storo che ha saputo trovare la chiave per unire i prodotti d'eccellenza locale in un'unica soluzione vincente.

Il concorso era l'edizione 2018 di "Pizze Stellate" ed era suddiviso in 2 fasi. La prima ha visto confrontarsi 258 pizze d'alta scuola. Qui la sfida era decisa da una sorta di "giuria popolare" estesa grazie alla potenza del web. Vinceva chi otteneva il maggior numero di "like" e visualizzazioni. Soldani, che presentava la pizza "Caffarese" (crema di zucca, bacon, julienne di zucchine, gorgonzola, noci, creata in onore del paese dove ha aperto la sua pizzeria "La Tradizione") si è piazzato dodicesimo con 6235 visualizzazioni e 152 like. Un risultato che gli è valso l'accesso alla fase finale della sfida assieme ad altri 19 agguerriti concorrenti.

A questo punto però le regole del gioco cambiavano. C'era da proporre una pizza gourmet, cioè una pizza d'alta cucina, con spiccata attenzione alle materie prime di qualità, agli abbinamenti e alla presentazione del piatto in modo da renderla anche visivamente appagante. A valutare il risultato c'era inoltre una giuria di veri esperti. Serviva un approccio nuovo e Soldani lo ha trovato spostando il focus sulle eccellenze del territorio chiesano e giudicariese. È nata così la "pizza del Chiese", salmerino Igp, spressa delle Giudicarie DOP, miele di castagna di produzione locale, radicchio dell'orso e porcini, il tutto disposto su una base a impasto di fico d'india e zenzero per giocare sul contrasto. Un connubio fortunato, che ha riscontrato il gradimento della giuria. Soldani ha concluso con una valutazione complessiva di 493 punti, secondo dietro al sardo Rossano Massa e può ora a buon diritto fregiarsi del titolo di pizzaiolo stellato.

Un risultato di prestigio conseguito in un'arena di tutto rispetto, come sottolinea il direttore di "Pizze Stellate" Antonio De Simone: «Pizze stellate è nato 2 anni fa, riscuotendo subito un grande successo e dando risalto sia ai protagonisti che ai territori. Di solito la finale si tiene a Marghera, nella sede di Grandi Mulini Italiani, il mulino più grande d'Europa di farine per alimentazione umana. Quest'anno però abbiamo fatto tutto on-line. La valutazione finale si è basata su tecniche d'impasto, presentazione del piatto e accostamento degli ingredienti. La giuria era di altissimo livello, composta dagli chef Luigi Pomata, Antonio Greco e Christian Romano, gli esperti del settore Luciano Marrone e Paolo Bruno e i tecnici di Grandi Mulini Italiani Stefano Urru e Giovanni Fulgeri. Il risultato finale è stato ottimo, visto che abbiamo di gran lunga superato le 100 mila visualizzazioni».













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