Cmf Storo, passa il riordino. Ma che tensioni

Storo. Martedì sera il riordino fondiario dell'area "Cole Lunghe" di Storo, che si trascina ormai da 4 anni, ha fatto un passo avanti importante. La riunione zonale dei proprietari dei fondi...


Stefano Marini


Storo. Martedì sera il riordino fondiario dell'area "Cole Lunghe" di Storo, che si trascina ormai da 4 anni, ha fatto un passo avanti importante. La riunione zonale dei proprietari dei fondi convocata dal Consorzio Miglioramento Fondiario (Cmf) di Storo ha detto sì alla continuazione del riordino accettando, salvo variazioni minime, la suddivisione dell'area in fondi razionali e collegati dalla viabilità. Non è stato però semplice arrivare a questo esito perché in sala la tensione è stata alta.

Martedì sera il clima dalle parti del municipio di Storo non era dei migliori e non ci riferiamo alle bizze del meteo. È comprensibile, del resto. L'area"Cole Lunghe" risulta sottratta all'utilizzo dei proprietari dei fondi fin dagli anni '80 del secolo scorso, quando nel corso di una bonifica sparirono cippi confinari e strade d'accesso ai fondi, e quindi un po' di esasperazione è comprensibile. A confrontarsi più duramente sono stati il sindaco di Storo Luca Turinelli, la cui amministrazione ha investito molto tempo ed energie per sciogliere il nodo gordiano della questione "Cole Lunghe" e uno dei proprietari interessati dalle procedure la cui famiglia coltiva da circa 30 anni l'appezzamento. Troppo lungo e complesso ricostruire tutta la diatriba, per cui la riassumiamo senza indugiare sui toni utilizzati. In sostanza il proprietario ha espresso il suo dispiacere per quella che ha ritenuto una "mancanza di sensibilità" da parte dei tecnici che hanno strutturato la fisionomia dei nuovi appezzamenti e della commissione stima che ne ha definito i valori nel non consultare gli agricoltori che conoscono bene il terreno in questione. Egli si è quindi detto insoddisfatto dell'appezzamento a lui riservato nella zona nord del riordino, ritenendo quella a sud più fertile, ed ha inoltre contestato il fatto che i terreni di proprietà comunale vengano disposti nel centro dell'area "Cole Lunghe" quando a suo parere, essendo pubblici, potrebbero venir inseriti nelle parti meno fertili senza che nessuno se ne risenta. Turinelli ha ribattuto che la fase per contestare le valutazioni date dalla commissione stima c'era già stata ed era passata (2 i ricorsi effettivamente presentati). È stato pure precisato che qualora l'assemblea zonale avesse deciso di rifiutare il riordino i tecnici avrebbero comunque dovuto essere pagati, ma in assenza di conclusione della procedura la Provincia avrebbe ritirato il finanziamento concesso di 58.500 euro e l'onere del saldo (alcune decine di migliaia di euro) sarebbe ricaduto sui proprietari. Un argomento "forte" che con ogni probabilità ha contribuito a vincere le ultime resistenze, con voto a maggioranza per procedere col riordino.

Di lavoro da fare ne resta comunque ancora parecchio. Da un lato il Comune di Storo deve ottenere dalla giunta provinciale l'eliminazione del vincolo di uso civico su 3 terreni. Dall'altro il Cmf deve ultimare il quadro degli espropri che gli permetterà di entrare nell'area come proprietario. Servirà poi una nuova riunione della commissione stima, una delibera provinciale a suggellare il lavoro e l'intavolamento del risultato dei nuovi fondi definiti dal riordino.















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