storo - da definire il presidente 

Casa di riposo, il Cda è composto da 7 membri

STORO. C'è voluto tempo ma con ieri il quadro del Consiglio d'Amministrazione della Casa di Riposo di Storo (l'Apsp Villa San Lorenzo) si è finalmente composto. Resta però da definire il nome del...



STORO. C'è voluto tempo ma con ieri il quadro del Consiglio d'Amministrazione della Casa di Riposo di Storo (l'Apsp Villa San Lorenzo) si è finalmente composto. Resta però da definire il nome del presidente, una partita che appare molto aperta.

I consiglieri di Villa San Lorenzo sono 7, delegati dai Comuni di Storo e di Bondone, dalla Famiglia Cooperativa Valle del Chiese, e da Consorzio Elettrico, Banca Valsabbina e Parrocchia di Storo. Il "parto" per le nomine quest'anno è stato complicato. Delle 3 nomine comunali, Storo ha incaricato Martina Grassi, giovane storese laureata di farmacia con tanto di master in Bocconi sulla gestione delle aziende sanitarie, ma sulle altre 2 si è assistito ad un curioso "balletto", con Marco Malfer ed Emanuel Tonini, già in consiglio il primo per Bondone e il secondo per Storo rinominati a scambiarsi gli enti nominatori. Se poi i nomi di Adriano Candioli per la parrocchia, Davide Zanetti per la Banca Valsabbina e Caterina Zocchi per il Cedis non sono mai stati in dubbio, negli ultimi giorni si è consumata la rinuncia del delegato della Famiglia Cooperativa. Toccava ad Annamaria Malcotti, dipendente comunale da poco in pensione, che però ha declinato a sorpresa la delega sicché la Coop ha dovuto cambiare "cavallo" scegliendo Omar Cucic solo lunedì mattina.

Ad ogni modo il consiglio ora c'è e a breve dovrà riunirsi per scegliere al proprio interno il successore della storica presidente Angela Collotta, e ad oggi il puzzle sembra tutto da comporre. Fra i papabili c'è Marco Malfer, già assessore a Storo e molto vicino alla maggioranza comunale, ma anche il nome di Davide Zanetti riscuote consensi. Di voti per la presidenza ne servono 4 e la situazione appare frammentata, visto come è andata fin qui non sono quindi da escludersi ulteriori sorprese. (s.m.)













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