Giorno del Ricordo: cerimonie a Trento, Rovereto, Riva del Garda ed Arco, spettacolo a Pergine
Cerimonie e testimonianze nella giornata che ricorda le deportazioni della popolazione dall’Istria e tutte le vittime delle Foibe
TRENTO. Oggi, lunedì 10 febbraio, la Repubblica istituisce Il giorno del Ricordo per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe. Istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 con la quale “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Il programma a Trento: ore 16, Largo Pigarelli, cerimonia con deposizione della corona presso la targa commemorativa che ricorda l’esodo giuliano-dalmata e le Vittime delle Foibe alla presenza delle Autorità e una di rappresentanza degli esuli giuliano-fiumano-dalmati. Ore 17, palazzo Geremia, sala di rappresentanza; via Belenzani 20, cerimonia istituzionale. Intervengono: Franco Ianeselli, sindaco del Comune di Trento; Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento; Giuseppe Petronzi, Commissario del Governo per la Provincia di Trento. Approfondimenti: Roberto De Bernardis, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato provinciale di Trento; Giuseppe Ferrandi, direttore Fondazione museo storico del Trentino; Rosanna Turcinovich, giornalista e scrittrice istriana.
Rovereto: alle ore 10 a Rovereto verrà celebrata una messa nella Chiesa di Santa Caterina ed alle 11 verrà deposta una corona presso la lapide commemorativa in Largo Vittime delle Foibe, con la partecipazione delle autorità e di una rappresentanza degli esuli giuliano-fiumano-dalmati. Fra gli altri appuntamenti si segnala l’incontro con la scrittrice Rosanna Turcinovich Giuricin che presenta il suo ultimo libro “Di questo mar che è il mondo…”, in programma martedì 11 febbraio alle 17 a Rovereto, nella sala della Fondazione Caritro, promosso dal Laboratorio di Storia in collaborazione con l'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia. Introduce l'incontro il presidente dell'Anvgd di Trento, Roberto De Bernardis. In calendario anche alcuni eventi nelle scuole trentine organizzati dalla Consulta provinciale degli studenti in collaborazione con il Dipartimento provinciale Istruzione e con l'Anvgd.
Riva del Garda: deposizione di una corona di fiori a cura di Anvgd. Domani, lunedì 10 febbraio il Comune di Riva del Garda celebra la solenne ricorrenza del Giorno del Ricordo, a memoria dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. La cerimonia, con la consueta deposizione di una corona di fiori, si tiene al cippo dedicato ai martiri delle foibe, nei pressi dell’ingresso della chiesa di San Giuseppe in largo Caduti delle Foibe, con inizio alle ore 11. Saranno presenti il sindaco Cristina Santi ed una rappresentanza della Giunta municipale, invitati anche i consiglieri, oltre ad una rappresentanza delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche del territorio. Si tratta di un doveroso segno di deferenza alla memoria delle migliaia di persone uccise nelle foibe e nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo forzato imposto a decine di migliaia di italiani dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia alla fine della Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra, durante le tragiche vicende del confine orientale. Istituita nel 2004 dal Parlamento italiano, la ricorrenza vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». La data scelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e buona parte della Venezia Giulia, in precedenza parte dell'Italia.
Arco: “Il mio confine”: testimonianze per il Giorno del Ricordo, Auditorium Palazzo Panni, Via Segantini, ore 20.30, ingresso libero. Per il Giorno del Ricordo il Comune di Arco propone domani, lunedì 10 febbraio all’auditorium di Palazzo dei Panni la proiezione del docufilm “Il mio confine” (2022, durata 50 minuti) e l’incontro con la regista Anja Medved e Nadia Veluscek, regista, autrice e testimone: un’occasione preziosa per comprendere la divisione patita alla fine della Seconda guerra mondiale e proseguita durante tutti i decenni della Guerra fredda.
Pergine Valsugana: Passi - Giorno del Ricordo, Teatro Comunale, piazza Garibaldi 5/g, ore 20.45. Spettacolo di e con Marco De Rossi, regia e drammaturgia Gianmarco Busetto, regia tecnica Marco Duse, cura dell’interpretazione Carola Minincleri Colussi, produzione Farmacia Zooè, 2020. Passi è la storia di Abdon Pamich, esule e profugo fiumano, e campione italiano di marcia. Lo spettacolo racconta la finale olimpica della 50 chilometri di marcia di Tokyo 1964: sulla riga di partenza ci sono i più forti marciatori del mondo: incrociando i loro sguardi, gli occhi di Pamich si posano su quelli dell’atleta ungherese Istvan Havasi. La sua mente lo porta immediatamente alla notte del 23 settembre 1947, quando con il fratello Giovanni fugge da Fiume, la città in cui è nato. Testo vincitore del premio drammaturgia al Festival Segnali 2021, 30a edizione – dedicato al teatro ragazzi. Finalista al Premio Giovanni Arpino, sezione speciale del Premio Inedito – Colline di Torino. C.L.
Oggi inoltre, all'interno del progetto History Lab Live è previsto un palinsesto televisivo speciale a cura della Fondazione Museo storico del Trentino, in onda su Telepace Trento, canale 12 del digitale Terrestre. A partire dalle ore 14 nello spazio Educational ed in replica nel serale alle 21, verranno proposti i seguenti contenuti: L’Istria, la Dalmazia e Fiume passano alla Jugoslavia (Accadde quel giorno, a cura di Giuseppe Ferrandi). Il 10 febbraio 1947 venne firmato a Parigi il trattato di pace tra l'Italia e le potenze alleate che sanciva il passaggio di Istria, Dalmazia e Fiume sotto la sovranità Jugoslava. Questa decisione comportò la partenza dalla propria terra di centinaia di migliaia di persone, la stragrande maggioranza della locale comunità italofona. Esodi e confini (Lezioni di storia, a cura di Tommaso Baldo). Al termine della seconda guerra mondiale, nella nuova Europa post-bellica, si ridefiniscono i confini e milioni di persone devono lasciare la loro terra diventando profughi o fondando nuovi stati. Volti di un esodo (Documentario, regia di Lorenzo Pevarello). Un esodo di 250.000 persone che all’indomani della seconda guerra mondiale dovettero abbandonare le proprie case in Istria e in Dalmazia. Molti di loro arrivarono in Trentino-Alto Adige: ieri bambini, oggi adulti che raccontano le loro storie personali e il loro arrivo in una realtà geografica e sociale nuova, per tanti versi estranea, se non propriamente ostile. Nel video venticinque interviste, altrettanti frammenti di discorsi, di memorie, di vite. C.L.