Giornata mondiale senza tabacco, in Trentino 77.000 fumatori. La Lilt: «Non accennano a diminuire»
Fuma oltre una persona su cinque, il 28% dei giovani. Cristofolini: «Uno su due va incontro a gravi problemi di salute. Si immette veleno nel corpo»
TRENTO. In Trentino sono 77.000 le persone che fumano. Un dato che corrisponde al 22% della popolazione. L'abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini (25%, contro una diffusione che tra le donne si attesta al 18%) e i giovani (il 27-28% delle persone tra i 18 e i 34 anni fuma). I dati, forniti dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari, sono relativi al 2022 e al 2023, e sono stati diffusi dalla Lilt di Trento in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che cade il 31 maggio.
Un italiano su quattro è fumatore (24%), il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, tuttavia 22 fumatori su 100 ne consumano più di un pacchetto.
In Trentino - si legge nella nota della Lilt - è consapevole dei danni da sigarette il 92% della popolazione, ma solo il 69% ritiene pericolose le sigarette a tabacco riscaldato e il 56% le sigarette elettroniche (percentuale che scende al 28% tra chi le usa), mentre molti studi dimostrano che tutti questi strumenti mettono a rischio la salute. In Trentino, come emerge da dati dell'Apss relativi al 2023, due persone su tre fra chi usa la sigaretta elettronica lo fa in combinazione con la sigaretta tradizionale.
"Fumare, anche poco, è scegliere di introdurre veleno nel proprio corpo. Questo è un punto fermo ormai indiscutibile e proprio da qui muovono le azioni di Lilt. La percentuale dei fumatori in Italia e in Trentino è stabile da anni e non accenna a diminuire, come invece ci si aspetterebbe visto che si sa che fumare fa male", commenta il presidente della Lilt di Trento Mario Cristofolini. "Una persona su due fra chi fuma va incontro a problemi gravi di salute e anche alla morte a causa di questa abitudine. In parole semplici: è meglio se non si comincia e non è mai troppo tardi per smettere", aggiunge Cristofolini.