Giornata della memoria, medaglie d’onore a 8 ex militari trentini catturati dopo l’8 settembre e deportati nei lager
Sono tutti deceduti. Il riconoscimento del presidente Mattarella ritirato da figli e nipoti: «Un risarcimento morale»
MATTARELLA. "Riemergono antisemitismo e negazionismo"
TRENTO. Nel Giorno della memoria che commemora la Shoah, il commissario del governo reggente per la provincia di Trento Massimo Di Donato ha consegnato le Medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica alla memoria a otto cittadini trentini, ex militari catturati dopo l'8 settembre 1943 e deportati nei lager nazisti per il lavoro forzato.
Le medaglie degli insigniti, tutti deceduti, sono state consegnate ai familiari in una cerimonia tenutasi nella sala di rappresentanza del Commissariato del governo. Il conferimento dell'onorificenza, è stato ricordato, rappresenta una forma di "risarcimento morale", per onorare tutti coloro che hanno subito la sopraffazione di un'ideologia fondata sull'odio e sul razzismo. Alla cerimonia erano presenti le autorità regionali e provinciali, civili e militari, i sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti, gli studenti di una classe terza del liceo "Rosmini" di Trento e una rappresentanza delle associazioni combattentistiche.
Con le cerimonie del Giorno della Memoria si vogliono commemorare le vittime dell’Olocausto e ricordare coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, e tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio ed hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Al termine, la consegna da parte del prefetto vicario, l’onorificenza a sei tra figlie e figli e due nipoti dei deportati, accompagnati dai sindaci dei propri paesi d’origine.
Arcadio Corraini, internato militare in Germania dal 10 settembre ’43 al 1° giugno ’44. Ha ritirato la medaglia il figlio Romeo accompagnato dal sindaco di Riva del Garda.
Ruggero Frizzi, internato militare in Francia dal 9 settembre ’43 al 1° ottobre ’45, ha ritirato la medaglia la figlia Florenza accompagnata dal sindaco di Nomi.
Ettore Ghezzi, internato militare in Germania dal 9 settembre ’43 al 15 luglio ’45, ha ritirato la medaglia la figlia Ivana, accompagnata dal sindaco di Ville d’Anaunia.
Giuseppe Hausbergher, internato militare in Germania dal 9 settembre ‘43 al 17 agosto ’45, ha ritirato la medaglia il figlio Mario accompagnato dal vicesindaco di Trento.
Ivan Martinelli, internato militare in Austria dal 25 settembre ‘43 al 5 maggio ’45, ha ritirato la medaglia il figlio Gino accompagnato dal sindaco di Rovereto.
Bruno Maturi, internato militare in Germania dal 12 settembre ’43 all’8 maggio ’45, ha ritirato la medaglia la figlia Annamaria accompagnata dal sindaco di Pinzolo.
Aldo Righi, internato militare in Germania dal 9 settembre ’43 al 6 giugno ’45, ha ritirato la medaglia la nipote Ketty Corraini, accompagnata dal sindaco di Riva del Garda.
Guido Trentin, internato militare in Germania dal 9 settembre ’43 al 18 novembre ’44, ha ritirato la medaglia il nipote Sergio Trentin accompagnato dal sindaco di Telve di Sopra. C.L.