Il sindaco Zorzi “rincuora” l’assessore Larger
Castello - molina. Attaccato duramente in consiglio comunale dall’opposizione sia lui che l’assessore Fulvio Zorzi il sindaco di Castello-Molina Marco Larger ha voluto scrivere una lettera aperta al...
Castello - molina. Attaccato duramente in consiglio comunale dall’opposizione sia lui che l’assessore Fulvio Zorzi il sindaco di Castello-Molina Marco Larger ha voluto scrivere una lettera aperta al suo assessore per scusarsi e cercare di confortarlo. E’ una testimonianza carica di sofferenza, ma anche di umanità .
«Fulvio, amico prima che assessore - scrive il sindaco Larger - cosa abbiamo mai fatto a scendere in campo amministrativo. Ad Arezzo dove ero andato insieme a 1.200 sindaci, per bocca del sindaco Decaro si era levato alto il grido al presidente Mattarella e al presidente Conte, “liberate i sindaci” diceva, in virtù di una statistica: più del 90% delle accuse e delle gogne mediatiche a cui i primi cittadini vengono sottoposti assieme ai loro collaboratori. Ormai impera lo scandalo gridato, non importa se esso è vero, non importa. Io ero sceso in campo 9 anni fa, perché mi dicevano che ero una delle espressioni del volontariato, e quindi quando ho accettato di fare uno scalino in più, ti avevo scelto proprio perché tu sei mitico in paese. Sei stato vigile del fuoco, presidente della banda, presidente della polisportiva, sei guida del gruppo anziani, hai chiuso la carriera lavorativa da capo operai. Bisognerebbe ringraziarti a vita per tutto ciò che hai fatto ed invece è bastato accettare la mia proposta per finire sul giornale, dove i “complimenti" sono di tutt'altra natura. Alla festa con i bambini dell'asilo di Castello ho rivisto i volti buoni di bambini e maestre. Quando saranno finite le vacanze caro Fulvio ti porterò con me, andremo all'asilo e guarderemo negli occhi quei bambini. Ai bambini non bisogna insegnare che esistono i draghi, lo sanno già. Però a loro va data sicurezza e bisogna spiegare che i draghi si vincono e che non fanno paura. Strana la storia che si ripete, su Castello aleggia sempre il drago, ogni amministrazione ha fatto i conti con questa esperienza. Oggi il drago sta evolvendo è diventato Cerbero con tre teste, sbucate dal nulla, tre teste: mai una goccia di sudore a favore della comunità. Mi vogliono sotterrare, ed usano te mio caro Fulvio. E’ evidente il disegno puramente distruttivo, forse invidioso, forse geloso. Scusami Fulvio se non riesco a mettere freno alla gogna mediatica, vedasi comunque la differenza nella esposizione sui quotidiani. Ti rinnovo la mia immensa e infinita gratitudine per il tuo esempio di vita, e se guardandoci negli occhi avremo ancora la forza ed il desiderio di proseguire, ti prometto che continuerò con tutte le mie forze a contrastare il drago. Non conoscevo Castello, ma oggi sono sicuro di poter dire che a Castello ci sono persone straordinarie, le incontro ogni giorno, ci parlo assieme, condivido esperienze. Castello è un bel paese, Fiemme è un bel paese, il Trentino è un bel paese, non sarà certo il veleno di qualche lingua che ci toglierà il diritto di festeggiare il Natale. Il Natale è arrivato, la culla si è riempita, guardiamo lì. Carissimo Fulvio sai che facciamo? Guardiamo a quel bimbo e facciamo come dice lui, perdoniamoli perché non sanno cosa dicono, sarà il dono più bello e grande che riceveremo, la pace e la felicità sarà con noi. E poi vada come vada, io ad ogni modo ti lodo pubblicamente e spero di averti ancora al mio fianco per tanto tempo. Grazie Fulvio». L.CH.