MOLINA. È stata una vera e propria festa di paese, con l’esternazione della gioia e della riconoscenza di un’intera collettività quella di venerdì a Molina per salutare gli atleti della 45ª Marcialonga . Sullo schermo gigante, abilmente commentato dal giornalista sportivo Paolo Mei, è comparsa la figura del mitico Maurilio De Zolt (oro olimpico e mondiale e 4 volte vincitore della Marcialonga) che ha raccontato la sua storia, le sue straordinarie imprese sugli sci stretti, ma anche le sue ansie, le sue paure e le sue incredibili scommesse che lo hanno visto guerreggiare e impegnarsi all’estremo fino alla soglia dei 45 anni. Avrebbe dovuto essere presente alla manifestazione, ma purtroppo non è riuscito ad arrivare a Molina. Il numeroso pubblico in piazza Verdi gli ha comunque tributato un calorosissimo applauso in segno di riconoscenza e di affetto.

La festa, iniziata con il saluto del sindaco Marco Larger, è stata solennizzata dalle accattivanti note della banda sociale di Molina, diretta dal maestro Alberto Zeni, e dalle voci del coro Armonia diretto dalla maestra Patrizia Nones. Ma sullo schermo sono comparse anche le straordinarie immagini create con la sabbia dalla prima “sand artist” d’Italia, Gabriella Compagnone. Non potevano mancare naturalmente i saluti del presidente della Marcialonga Angelo Corradini che ha elogiato ancora una volta la grande forza del volontariato locale, vera anima, oltre agli atleti, della Gran Fondo internazionale.

Poi, dopo la consegna di sette pettorali agli atleti di prestigio, tra i quali per la prima volta iscritto alla Marcialonga il ciclista “Grillo della California” Paolo Bettini, c’è stata la sorpresa finale. La polisportiva di Molina, guidata da Mariano Tomasini, che quest’anno festeggia i 70 di attività, ha voluto regalare al pubblico una ventata d’altri tempi facendo sfilare sulla piazza alcuni atleti di Molina che hanno preso parte alle prime edizioni della Marcialonga con gli sci di legno e l’abbigliamento vintage. I due atleti, applauditi dal pubblico sono stati Gualtiero Larger (classe 1934) e Marino “Noveli” Corradini, del ’36, a cui si è aggiunto anche Joe Cavada, classe 1944. (l.ch.)