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Chiamata di aiuto a mezzanotte: soccorsi sul Piz Ciavazes

Un’alpinista romana di 71 anni stava scendendo con il compagno: in difficoltà per il buio sul sentiero, sono stati raggiunti sulla Cengia dei Camosci



TRENTO. Si è concluso intorno alle 2.15 di questa notte un intervento sul Piz Ciavazes in Val di Fassa, in soccorso di un'alpinista romana del 1953 infortunatasi ad un ginocchio, e del suo compagno di cordata. La donna era riuscita a concludere la Via della Rampa (o del Torso) al Piz Ciavazes, nonostante avesse avuto un problema al ginocchio al penultimo tiro della via, e stava tentando di scendere a valle autonomamente con il compagno dal sentiero di rientro. In difficoltà per il buio e per l'esposizione del sentiero, i due hanno chiamato il Numero unico per le Emergenze 112 intorno alla mezzanotte, mentre si trovavano sulla Cengia dei Camosci, a circa metà parete del Piz Ciavazes.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero che è volato sul posto e, dopo un breve sopralluogo, ha individuato i due alpinisti utilizzando i visori notturni. Constatato che si trovavano in un posto difficilmente raggiungibile con il verricello, l'elicottero è atterrato in piazzola a Canazei per imbarcare a bordo due operatori della Stazione Alta Val di Fassa. Una volta in quota, i due soccorritori e il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino sono stati verricellati nel punto più vicino possibile ai due alpinisti. Dopo averli raggiunti, li hanno accompagnati poco lontano, in una zona adatta ad essere recuperati a bordo dell'elicottero con il verricello. Infine, i due alpinisti sono stati elitrasportati a valle a Canazei, per poi recarsi all'ospedale in modo autonomo.

 













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