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Alzheimer, incontro a scuola per creare consapevolezza

CAVALESE. Introdotto dal Vicario prof. Michele Malfer, che anche a nome del dirigente scolastico, prof. Marco Felicetti, ha speso parole di elogio e gratitudine per l’impegno profuso sul territorio...



CAVALESE. Introdotto dal Vicario prof. Michele Malfer, che anche a nome del dirigente scolastico, prof. Marco Felicetti, ha speso parole di elogio e gratitudine per l’impegno profuso sul territorio in favore delle famiglie e per il lavoro svolto anche dentro la scuola, si è svolto il primo incontro con l’associazione Rencureme, rappresentata dalla presidente Annalisa Zorzi e dal vicepresidente Roberto Nizzi. L’associazione Rencureme, la nota Onlus di Fiemme e Fassa, nata nel 2010 per iniziativa di alcuni famigliari di anziani affetti da sindrome di Alzheimer, ha lo scopo di aiutare gli ammalati e sostenere i care-giver nel loro gravoso compito di assistenza.

Dopo questa introduzione i ragazzi sono stati invitati a riflettere sulla necessità di un cambiamento generale delle nostre comunità, al fine di trasformarle in “Dementia Friendly Communities”. È necessario combattere lo stigma e il pregiudizio che provocano la paura e il rifiuto del malato, per mettere invece al centro la persona che può mantenere un approccio positivo alla vita, continuando a vivere inserita nella società alla quale può ancora contribuire. Per la creazione di comunità ospitali, pensate per accettare l’anziano e le persone con problemi, sull’esempio delle società anglosassoni, si è pensato di partire dalla formazione e dalla sensibilizzazione dalle nuove generazioni, che si faranno promotrici di tale cambiamento.

Per questo, dopo il primo incontro introduttivo, la classe III CSU ne avrà altri due in cui verrà spiegata la mostra “Non vedo più il mio sentiero” da allestire all’interno della scuola. I due incontri si svolgeranno lunedì 12 novembre e lunedì 19 novembre.

I ragazzi diventeranno quindi gli accompagnatori e i presentatori della mostra a tutti gli alunni dell’indirizzo di Scienze Umane e poi a tutti gli alunni dell’Istituto. La mostra potrà essere presentata anche a persone esterne alla scuola, come ad esempio i genitori e altre associazioni presenti sul territorio. Coordinatrice del progetto è l’insegnante di scienze umane, prof.ssa Sabrina Santuari. (l.ch.)













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