Festival dello Sport, a Trento arrivano i "fenomeni"
Presentata da Trentino Marketing e dalla Gazzetta dello Sport la seconda edizione dell'evento, in calendario dal 10 al 13 ottobre
TRENTO. «Ci saranno i grandi fenomeni dello sport, quindi gli uomini copertina, ma non solo. Cercheremo di raccontare anche la storia di fenomeni meno conosciuti che hanno un grande seguito in alcune comunità sportive. Il binario sarà sempre quello dello scorso anno: grandi atleti di oggi e icone che possono raccontare cose importanti. Il tema è molto sfidante, ci piacciono le sfide. Chi fa sport, come noi che con lo sport lavoriamo, deve sempre porsi degli obiettivi nuovi».
Lo ha detto il vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Gianni Valenti e curatore del Festival, intervenendo a Trento a margine della presentazione dell'edizione 2019 del Festival dello Sport, in calendario dal 10 al 13 ottobre 2019.
Il tema della prossima edizione sarà "il Fenomeno, i Fenomeni", ed il format proposto sarà quello vincente dello scorso anno, con interviste e conferenze da un lato e le piazze dove praticare lo sport dall'altro. «Trento ed il Trentino sono parte integrante del Festival. Nel 2018 abbiamo avuto 50.000 presenze. Le persone sono rimaste impressionate dalla qualità degli appuntamenti ma hanno anche vissuto un'atmosfera speciale grazie ad associazioni sportive e Apt di Trento sulle piazze della città. Sul 97% degli eventi della passata edizione si è raggiunto il tutto esaurito. Quindi lavoreremo sulla qualità degli eventi perché tutto possa funzionare al meglio e far si che chi viene a Trento si possa fermare più di una giornata», ha aggiunto il ceo di Trentino Marketing, Maurizio Rossini.
«Qui abbiamo trovato interlocutori fantastici, per noi è l'ambiente ideale per realizzare un evento di questo genere. E quindi abbiamo pensato di ripetere, anche se l'asticella è bella alta, ma noi siamo sportivi e dobbiamo superare i nostri limiti anche quest' anno», ha commentato Francesco Carione, direttore generale di Gazzetta dello Sport.
«A Trento abbiamo trovato una città e un territorio perfetti per raccontare una storia che può ripetersi ogni anno. L'idea è dare allo sport italiano, per la prima volta, un luogo un cui discutere i propri valori attraverso la propria storia», ha aggiunto il direttore della "rosea", Andrea Monti.