Femminicidio a Bolzano, il compagno della donna in carcere
Ieri si è presentato spontaneamente in Procura. E’ in stato di fermo. Domenica il ritrovamento in viale Trieste del corpo senza vita di Alexandra Elena Mocanu
LA SVOLTA: Avni Mecja si presenta agli inquirenti
I VICINI: «Sabato sera abbiamo sentito sbattere dei cassetti e poi più nulla»
L'APPELLO: La Procura cerca testimoni
IL FATTO: Aveva 30 anni e faceva la barista, trovata morta in casa
BOLZANO. Avni Mecja è in carcere in stato di fermo. Nel pomeriggio di ieri si è presentato spontaneamente in Procura, a Bolzano, ed è stato subito ascoltato dal sostituto procuratore Claudia Andres, che segue l’indagine sulla morte della compagna Alexandra Elena Mocanu. Di Mecja, 27 anni, si era persa ogni traccia da domenica, sembrava avesse già raggiunto l’Albania.
Domenica, in un appartamento al quinto piano del palazzo di viale Trieste 42, era stato scoperto il corpo senza vita di Alexandra, compagna di Avni Mecja. La donna giaceva su un letto, probabilmente colpita a morte da un corpo contundente.
Alexandra e Mecja erano arrivati a Bolzano qualche mese fa da Verona: lui operaio edile con precedenti per maltrattamenti proprio nei confronti dell’attuale compagna, lei mamma di un bimbo di pochi anni, dipendente del Top Bar all’interno del centro commerciale Centrum di via Galvani. I vicini hanno raccontato di frequenti liti, una anche sabato, il giorno prima del ritrovamento del corpo della donna.