E' a Tione il nuovo Nucleo di cure intermedie, ospiterà fino a 17 persone
Si tratta di una struttura per i pazienti delle Valli Giudicarie che ha l’obiettivo di favorire le dimissioni protette dall’ospedale in vista di un recupero funzionale prima dell’invio a domicilio
TRENTO. Visita nelle Valli Giudicarie oggi pomeriggio per i vertici della sanità trentina. L'assessore alla salute e politiche sociali Mario Tonina, accompagnato dal direttore generale di Apss Antonio Ferro, dal direttore del distretto sud Luca Fabbri e dal direttore medico dell’ospedale di Tione Andrea Ziglio, ha incontrato il personale sanitario in quella che è la prima di una serie di visite nelle strutture dell’Apss.
L’incontro con i direttori medici, i coordinatori e il personale di ospedale e distretto si è svolto in un clima disteso e di confronto reciproco su alcune tematiche rilevanti per la sanità trentina e delle Valli Giudicarie. Dopo il confronto con il personale è stato presentato il nuovo Nucleo territoriale di cure intermedie alla presenza del sindaco di Tione di Trento Eugenio Antolini e del presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini.
Una struttura per i pazienti delle Valli Giudicarie che ha l’obiettivo di favorire le dimissioni protette dall’ospedale in vista di un recupero funzionale prima dell’invio a domicilio. Il servizio, che rientra nel più ampio programma di potenziamento territoriale, fa parte di un modello organizzativo che vede nella centralità del paziente e nella prossimità dei servizi la risposta alle mutate esigenze di salute della popolazione.
«L’apertura di questo nuovo e atteso servizio – ha commentato l’assessore provinciale alla salute, Mario Tonina – assume più di un significato. È importante prima di tutto per questo ospedale, per la comunità di riferimento, ma al tempo stesso ha una valenza provinciale perché dimostra l’attenzione verso i territori e i cittadini che li abitano. È una proposta concreta, che parte da 8 posti con la previsione di riservarne 15 per quei pazienti che, in via di dimissione, necessitano ancora di un po’ di tempo per recuperare le condizioni ottimali prima di ritornare a casa. Sono servizi importanti, strategici che è compito nostro saper garantire, nel rispetto delle aspettative dei cittadini ma anche di quella grande tradizione della nostra autonomia che nei decenni si è sempre adoperata alla ricerca delle soluzioni migliori».
Il direttore generale di Apss Antonio Ferro ha sottolineato: «L’ospedale di Tione è una struttura sanitaria pienamente integrata nell’ospedale policentrico che la rende importante non solo per la zona delle Giudicarie ma anche per tutto il territorio provinciale. Nell’ultimo anno abbiamo potenziato l’attività urologica, realizzata la nuova area diurna chirurgica e ortopedica e la nuova area riabilitativa. Il nostro impegno è quello di mantenere i livelli di qualità raggiunti cercando di presidiare le attività per rendere la struttura sempre più attrattiva per i professionisti».
«Per quanto riguarda il Nucleo di cure intermedie – ha proseguito Ferro – portiamo a compimento un intervento che dimostra la volontà di investire e potenziare nelle strutture territoriali e ospedaliere di valle, in un’ottica di equità di accesso per tutti i cittadini senza rinunciare alla qualità e sicurezza delle cure. Le nuove cure intermedie rispondono alle previsioni del protocollo firmato con la Comunità delle Giudicarie nel 2016 oltre a rispecchiare quanto contenuto nel decreto ministeriale 77 del 2022 che vede nelle cure intermedie una funzione riconducibile all’Ospedale di comunità».
L’assistenza erogata dal Nucleo cure intermedie si colloca a metà tra il ricovero ospedaliero e l’assistenza domiciliare con l’obiettivo di prevenire la riospedalizzazione precoce, l’ospedalizzazione inappropriata nonché l’inserimento anticipato in Rsa rispetto alle reali necessità delle persone. Il nucleo garantisce prioritariamente la copertura dei bisogni assistenziali riferiti all’area della cronicità (non necessariamente del solo paziente anziano), che non possono trovare un’efficiente risposta nel breve/medio periodo a domicilio. Si tratta quindi di un contesto in grado di regolare i flussi in uscita e in entrata dall’ospedale fungendo da struttura filtro territoriale anche se afferente fisicamente e in parte organizzativamente all’ospedale.