il sacerdote

Don Cristelli, oggi l'ultimo saluto a Miola. Celebra l'arcivescovo Tisi

Il funerale si terrà domani, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese d'origine. Il sindacato dei giornalisti: «Fu mentore di tanti giovani colleghi»

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TRENTO. Il funerale di don Vittorio Cristelli, scomparso ieri all’età di 93 anni a Trento, si terrà oggi, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Miola di Pinè, suo paese di origine. A celebrarlo l'arcivescovo monsignor Lauro Tisi.

"A nome anche della segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante, il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige insieme a tutte le sue articolazioni di Assostampa Trento e Bolzano, Casagit, Inpgi ed Ungp, si stringe attorno alla sorella di don Vittorio Cristelli, Giustina, ed a tutta la comunità di Vita Trentina, di cui era stato lo storico ed indimenticabile direttore, mentore di tanti giornalisti che poi hanno fatto carriera in altre testate della carta stampata e della radiotelevisione, esprimendo il cordoglio della comunità giornalistica non solo regionale", così una nota.

"Don Vittorio Cristelli, 93 anni, era stato tra i fondatori del Sindacato regionale giornalisti nel 1972, ed esponente di primo piano della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ricoprendo l'incarico di consigliere nazionale FNSI, nonché di consigliere nazionale anche dell'Ordine nazionale dei giornalisti, nonché fedele interprete del Concilio Vaticano II", così lo ricorda il segretario Rocco Cerone, che rammenta anche la regolarizzazione lavorativa sindacale sotto la sua lunga direzione dei colleghi del settimanale diocesano con il contratto nazionale giornalistico FIEG-FNSI, una rarità negli anni '70, rimasta tale anche oggi.

"Prete-giornalista con la schiena dritta, conclude Cerone, critico con il colletaralismo cattolico-democristiano, dando voce e documentando sulle colonne di Vita Trentina i fermenti degli anni '60/'70 dei nascenti movimenti studentesco ed operaio, in una Trento ed un Trentino allora ancora fortemente clericali, ancora influenzati dall'incombente Concilio di Trento, che chiesero poi la sua testa attraverso l'allora vescovo Sartori", conclude la nota. 

(foto Fnsi)













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