caro energia

Costi dell’energia alle stelle, dal 31 ottobre chiude l’Acquafun di San Candido

Il Comune: «Cercati contributi, ma finora nessun riscontro. La priorità sono i servizi essenziali». La chiusura servirà per «ripensare la piscina»



BOLZANO. Costi dell’energia troppo alti, il Comune di San Candido si arrende e da lunedì 31 ottobre chiude – fino a nuovo ordine – l’Acquafun. 

Lo ha deciso ieri (27 ottobre) la giunta comunale. «Nel corso di svariate riunioni tenutesi nelle ultime settimane sono state ascoltate tutte le parti coinvolte, in primis il consiglio di amministrazione di IB Gmbh, società gestrice della piscina, il revisore dei conti e consulente economico di IB Gmbh, la direzione e gli organi amministrativi del Comune di San Candido, e sono emersi molteplici fattori che hanno spinto l’amministrazione a prendere questa decisione, primo fra tutti l’enorme aumento dei costi dell’energia, che ha portato il bilancio comunale al limite delle sue capacità», fa sapere l’amministrazione comunale in una nota.

«Prima di arrivare a questa decisione, l’amministrazione comunale si è prodigata nel cercare contributi e sostegni finanziari presso varie istituzioni, a livello sia comunale che provinciale, al fine di garantire la prosecuzione dell’attività della piscina. Purtroppo, ad oggi, non è pervenuto alcun riscontro concreto».

Poiché al momento non è chiaro come evolverà la situazione e l’amministrazione comunale è obbligata a garantire il pareggio di bilancio del Comune di San Candido per il prossimo anno, «siamo nostro malgrado costretti a percorrere la strada di un “lockdown” temporaneo della nostra piscina. La priorità dell’amministrazione comunale è infatti quella di garantire tutti i servizi essenziali», continua la nota del Comune.

Si tratta comunque, viene sottolineato, di un «provvedimento temporaneo». «Questo periodo di chiusura verrà impiegato per ripensare la struttura e l’organizzazione in termini migliorativi e più “ampi”. Questo implica anche la concreta creazione di sinergie attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate del mondo economico, turistico e soprattutto politico a livello provinciale. Solo così potremo essere in grado di affrontare le sfide attuali e future».













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