Coronavirus, gli enti di promozione sportiva trentini: ecco come ripartire con l'attività
Csi, Uisp e Us Acli: "Regole chiare, contributi alle associazioni e voucher per le famiglie"
TRENTO. I presidenti degli enti di promozione sportiva Csi, Uisp e Us Acli della provincia di Trento avanzano una serie di proposte per uscire dalla crisi, rilanciare il mondo dello sport, promuovere sani stili di vita e contrastare la sedentarietà, «con l'obiettivo di permettere un progressivo riavvio delle attività, nel pieno rispetto della salute collettiva».
Chiedono fra l'altro la convocazione a distanza della la conferenza provinciale per lo sport, «al fine di riflettere insieme a tutte le realtà attive sul territorio sulla situazione dello sport in Trentino, sul ruolo dei soggetti dell'ordinamento sportivo, sulle fasi e le regole del percorso di ripartenza delle attività», e l'attivazione del Tavolo dello sport, con lo scopo di «condividere ed emanare regole chiare - da parte di Provincia e Comuni - che mettano le associazioni e le società sportive nelle condizioni di poter organizzare le proprie attività, nel pieno rispetto di leggi e ordinanze, ma senza che i propri dirigenti debbano assumersi responsabilità interpretative».
Csi, Uisp e Us Acli chiedono inoltre che i contributi provinciali relativi all'anno sportivo 2018-19, destinati a federazioni sportive, discipline sportive associate e enti, vengano erogati «per l'intero importo deliberato, senza procedere a tagli e decurtazioni se non di fronte a evidenti scorrettezze formali».
Vengono chiesti anche voucher dedicati alle famiglie per l'accesso alle attività sportive organizzate dalle associazioni e società sportive riconosciute dal Coni, con estensione della fascia di età dei figli da 0 a 18 anni.