Coronavirus, accertato il primo caso di variante inglese in Trentino
La persona in questione è stata vaccinata con Pfizer ma non aveva completato il ciclo
TRENTO. "Nella tarda serata di ieri (martedì 16 febbraio) ci è stata comunicata la presenza di un soggetto con variante inglese in Trentino e quindi da una parte ci preoccupa, perché ancora non è chiaro il livello di contagio che porta con sé, dall'altro lato ci impegna a tenere alta l'attenzione".
Lo ha detto il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo fatto un contact tracing ed un'inchiesta epidemiologica e sono emersi due elementi importanti", ha spiegato il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria, Antonio Ferro. "Uno che questo soggetto è stato vaccinato con Pfizer ma non aveva completato il ciclo vaccinale.
L'altro elemento - ha proseguito Ferro - è che si tratta di una persona fortemente pauci sintomatica, quindi una dimostrazione che il vaccino riduce in maniera notevole la possibilità di avere una patologia importante, perché sappiamo che c'è un 5% dei vaccinati che può contagiarsi.
Altro elemento che ci preoccupa moltissimo è che questa persona era stata in valle di Fiemme a contatto con un altoatesino in una cena, molto ridotta e corretta da un punto di vista numerico. Ma sicuramente questa variante è stata introdotta dall'Alto Adige dove sappiamo che sta girando con più frequenza. Un dato preoccupante perché è una persona residente a Trento e quindi dobbiamo alzare la guardia dal punto di vista dei controlli che faremo nei prossimi giorni", ha concluso Ferro.