Conflitti in famiglia, progetto dell'Università per sostenere i genitori
A Sociologia un seminario rivolto agli assistenti sociali
TRENTO. Con il seminario "Mamme e papà in conflitto. Costruzioni di genitorialità su terreni incerti" che si terrà venerdì 14 febbraio alla facoltà di Sociologia a Trento, prende il via il progetto di ricerca CoPInG che intende aiutare gli/le assistenti sociali a «confrontarsi con modelli familiari sempre più precari e fluidi, messi alla prova in un contesto sociale instabile e in rapido cambiamento».
«Viviamo in un'epoca in cui si assiste all'affermazione di un modello di genitorialità estremamente performante», spiega Silvia Fargion, professoressa ordinaria al Dipartimento di psicologia e scienze cognitive di UniTrento. «I genitori - aggiunge - sono sottoposti a un continuo confronto con modelli di virtù, pazienza, costante disponibilità al dialogo, positività, che sono davvero difficili da fare corrispondere alla realtà. Questa sistematica drammatizzazione delle mancanze genitoriali è evidente ogni giorno nella 'società della perfezione', nella comunicazione che arriva ancora più aggressiva attraverso internet e i social network. Un'idea astratta che finisce per essere molto giudicante e che crea frustrazione nelle mamme e nei papà. E che in caso di conflittualità diventa ancora più evidente».
Il progetto CoPInG (Constructions of parenting on insecure grounds. What role for social work) è coordinato dall'Università di Trento in collaborazione con i gruppi di ricerca delle università di Bolzano, Calabria e Trieste e con il sostegno del Consiglio nazionale dell'Ordine degli assistenti sociali e della Fondazione nazionale assistenti sociali.