Centro Santa Chiara, via alla sperimentazione di spettacoli per persone sorde
Stanziati 80mila euro di fondi: essenziali le tecnologie e l’uso della lingua dei segni e della lingua dei segni tattile (promosse per operatori pubblici e privati).
TRENTO. Via la sperimentazione di forme di partecipazione agli spettacoli culturali attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative per persone sorde o con ipoacusia.
La Giunta provinciale di Trento ha infatti approvato un provvedimento che consente di impegnare, nell'ambito dell'offerta del Centro servizi culturali Santa Chiara, le risorse del "Fondo per l'inclusione delle persone sorde e con ipoacusia" del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri, assegnate alla Provincia autonoma di Trento per gli anni 2024-25. Allo scopo sono stati destinati 80mila euro.
"Per favorire la completa partecipazione nella vita della comunità, infatti, è importante anche intervenire nell'accessibilità delle proposte culturali e dello spettacolo, così che nessuno possa sentirsi isolato o escluso. Sarà il Centro Santa Chiara a studiare le soluzioni più adeguate anche in base alle caratteristiche strutturali dei luoghi di spettacolo e alla tecnologia disponibile", spiegano gli assessori proponenti, proponenti, Francesca Gerosa e Mario Tonina.
La Provincia ha già definito alcune attività che fanno parte del progetto complessivo. Fra queste, la promozione della conoscenza e delle competenze nell'uso della lingua dei segni italiana (Lis) e in lingua dei segni italiana tattile (List), la formazione di base e specifica rivolta a operatori pubblici e privati per la promozione e la diffusione di un corretto approccio alla sordità, l'utilizzo del servizio di interpretariato a distanza tramite l'App, la diffusione di servizi di interpretariato per l'accesso ai servizi pubblici, compresi quelli di emergenza, negli ospedali e pronto soccorso e, con il provvedimento di oggi, la sperimentazione di forme di partecipazione agli spettacoli culturali attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie.