Cambiamenti climatici, Coldiretti: "Si moltiplicano gli eventi estremi"
Dopo la piu’ grave siccita’ da 217 anni, anomalie presenti lungo tutto l'arco alpino
TRENTO. In Alto Adige, le valanghe sono favorite dal raddoppio della neve caduta con le precipitazioni di gennaio che, nella provincia di Bolzano, sono risultate superiori del 103% rispetto alla media storica nei primi venti giorni di gennaio. Nella foto di copertina le immagini scattate oggi dall'elicottero che ritraggono la zona di Melago, rimasta isolata e senza corrente (foto DLife).
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ucea nel sottolineare che anomalie sono presenti lungo tutto l’arco alpino come ad Aosta dove per effetto della neve le precipitazioni sono state maggiori del 68% rispetto alla media.
"Le abbondanti nevicate arrivano dopo un deficit idrico che – precisa Coldiretti – a Bolzano è stato del 10% ma ad Aosta ha raggiunto bel il 44% rispetto alla media. In Italia il 2017 – continua la Coldiretti - è stato l’anno piu’ secco di sempre, con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la piu’ grave siccita’ da 217 anni.
Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi – conclude la Coldiretti – di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola".