Aumento degli stipendi dei consiglieri regionali, passa l'emendamento Svp-Lega
Torna l'adeguamento automatico. L’ira delle opposizioni. Andrea Grosselli (Cgil): «Uno schiaffo a migliaia di lavoratori che nell'anno e mezzo della pandemia hanno perso lavoro e reddito»
BOLZANO. Scoppia un nuovo caso vitalizi in consiglio regionale, durante la seduta di ieri, mercoledì 21 luglio 2021. «Con un blitz durante l'assestamento la maggioranza Svp-Lega reintroduce gli aumenti automatici delle indennità dei consiglieri regionali», è la denuncia del segretario della Cgil del Trentino, Andrea Grosselli.
«Dalla Regione neppure un euro per coprire i buchi pensionistici degli stagionali senza lavoro quest'inverno», continua Grosselli, «uno schiaffo a migliaia di lavoratrici e lavoratori trentini e sudtirolesi che nell'anno e mezzo della pandemia hanno perso lavoro e reddito».
Il blitz è scattato durante la discussione sull’assestamento di bilancio con un emendamento del presidente del Consiglio Josef Noggler, consigliere Svp. Nell’emendamento, infatti, si chiedeva la reintroduzione dell’aumento “automatico” delle indennità dei consiglieri. Un emendamento proposto con modalità a scrutinio segreto e che ha scatenato l’ira delle opposizioni.
In un video i consiglieri del Movimento 5 Stelle Alex Marini e Diego Nicolini hanno spiegato: «Facendo finta di congelare gli emolumenti, ci hanno aumentato lo stipendio. Nel 2012 era stato fissato il limite alle indennità e la legge stessa prevedeva una rivalutazione annuale sulla base degli indici Istat, ma questa nel tempo non era mai stata applicata e attualmente un consigliere percepisce 9.800 euro al mese per 12 mensilità. L’Ufficio di presidenza non ha mai provveduto ad adeguare lo stipendio ed oggi si è tentato il recupero degli arretrati», ma con in più la conferma dell’automatismo.
Dice Nicolini: volte – dicono Marini e Niccolini – a quanto ammonta il costo totale per le casse pubbliche. Questi dati non ce li hanno mai dati. Questo emendamento era privo di dati e di spiegazioni». Niccolini: «Stanno provando a prenderci in giro, dicendoci che era per avere minori costi per il Consiglio. Non è vero: ci stanno dando un aumento, e nessun’altra categoria ha un adeguamento automatico, e lo fanno prendendo gli indici locali più favorevoli. E poi a voto segreto. Le minoranze sono contrarie sia dal punto di vista formale, ma anche sul fatto sostanziale. E’ un periodo in cui tutti tirano la cinghia, e loro premono per recuperare soldi per i consiglieri».
Il voto segreto lo ha chiesto un membro di Forza Italia, subito sostenuto dalla Svp «che sono i promotori di questa cosa. Nel futuro ci sarà una rivalutazione automatica a inizio legislatura con gli arretrati parametrati su un indice Istat più favorevole di quello nazionale».