Assistenza ed edilizia: ecco dove manca personale in Trentino
Proseguono gli Stati generali sul tema del lavoro che cambia al tempo del Covid
TRENTO. Manca personale nell’edilizia e nel settore della cura e assistenza. E’ uno dei dati emersi durante la giornata di venerdì 21 maggio degli Stati Generali del lavoro, dedicata al confronto con dodici "special advisors", personalità provenienti da imprese, ricerca, enti pubblici, università per affrontare il tema del lavoro che cambia al tempo del Covid,
A presentare agli esperti punti di forza, vulnerabilità, prospettive di crescita e necessità del nostro sistema territoriale sono state categorie economiche, associazioni ed enti di ricerca: l'associazione di professionisti che rappresenta le Partite Iva, i consulenti e i formatori del Trentino; "Donne Impresa" di Confartigianato; la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo; Umana e Manpower; Consolida, il Consorzio delle cooperative sociali trentine; Euricse, l'istituto che promuove la conoscenza e l'innovazione nell'ambito delle imprese cooperative e sociali e delle altre organizzazioni non profit di carattere produttivo; la Cooperativa Consorzio, Lavoro e Ambiente; il Coordinamento Ordini, l'Università di Trento, con il rettore Flavio Deflorian, e la Fondazione Edmund Mach.
Tra gli aspetti emersi durante le audizioni emerge tra l'altro la mancanza di personale di medio basso-livello nel settore della cura. Tra le cause la potenziale concorrenza del settore pubblico che in questo campo attrae capitale umano lasciando però le cooperative senza addetti e creando rischi di sbilanciamento di tutto il settore.
Altro aspetto toccato è stato quello dell'allargamento dell'area dei lavori socialmente utili a lavoratori non svantaggiati ma espulsi comunque dal mercato del lavoro, come gli immigrati di seconda generazione, che hanno perso occupazione nei processi di ristrutturazione aziendale. Altro settore che soffre per la mancanza di personale, in questo caso qualificato, è quello dell'edilizia, che fortunatamente sta vivendo una ripresa a seguito di una ripresa del comparto dovuta al Superbonus 110% e agli altri incentivi.
Da tutte le audizioni – rileva la Provincia – è emersa poi la necessità di una formazione continua per i lavoratori di tutti i settori.