Agraria, quasi 5 milioni distribuiti ai soci nel 2017 

Numeri da record lo scorso anno, positivo anche il trend per il 2018 Ieri l’assemblea annuale. Bene anche la Corte del tipico: fatturato più 5%


di Matteo Cassol


RIVA. Bilancio positivo, quello dell’Agraria di Riva: ieri in assemblea il presidente Giorgio Planchenstainer ha bollato quella del 2017 come una delle annate migliori della società cooperativa per quel che riguarda la produzione qualitativa e quantitativa di uva e di olio. Nonostante alcuni vigneti abbiano accusato un attacco di peronospora, l’incantinato è restato stabile per via dell’aumento della superficie viticola. Quanto alla vendemmia 2018, quella appena conclusa è stata la più abbondante di sempre, con 40.137 quintali. Passando alle olive, nonostante una produzione ridotta è stato l’anno record dal punto di vista della resa in olio (19,97%): «Non si ricorda – ha detto Planchenstainer – una resa così elevata nell’Alto Garda: pur con una produzione inferiore di circa il 25% in termini quantitativi (7.514 quintali di oliva), abbiamo prodotto una quantità di olio leggermente superiore all’anno precedente (401 quintali). La buona qualità e il posizionamento sul mercato dei prodotti conferiti hanno contribuito ad aumentare il fatturato e a far distribuire un ottimo liquidato ai soci».

Dalla vendemmia 2017 sono arrivati 35.497 quintali di uva, contro i 35.030 del 2016: al +1,33% in quantità corrisponde però un aumento della remunerazione ai soci del 17.50%. Sul fronte olio, la quantità inferiore è stata compensata dalla resa molto maggiore (19,97% e 271 euro al quintale contro 13,56% e 176 euro al quintale dell’anno prima). La Corte del tipico ha avuto un fatturato di 3.255.903 euro (+5,05%). Nel comparto vinicolo, in questo 2018 si è concluso l’investimento programmato ed effettuato in due annate che ha portato all’introduzione di due nuove presse e al potenziamento della linea di pigiatura: «Il tutto – il commento del presidente di Agraria – si sta traducendo in un miglioramento continuo della remunerazione ai soci. Quest’anno, inoltre, la cantina ha ottenuto certificazione per lo standard Brc legato all’efficienza dell’organizzazione aziendale». Agraria distribuirà ai soci per il saldo uve della vendemmia 2017 4.366.945 euro, con un sensibile aumento della retribuzione media a quintale e soprattutto a ettaro rispetto all’anno scorso. Quanto al frantoio, partendo quest’anno, su un progetto triennale, è stato rinnovato con attrezzature più performanti e improntate al riutilizzo completo di tutti i sottoprodotti della lavorazione dell’oliva: «Il limite che abbiamo ora – ha sottolineato Planchestainer, ricordando l’ottenimento della certificazione alimentare Ifs – è lo spazio per una lavorazione più razionale in tutte le fasi». Agraria distribuirà per il saldo olio della campagna 2017 un importo complessivo di 452 mila euro, in aumento rispetto all’anno precedente. Anche i risultati dei primi mesi dell'esercizio in corso danno segnali di prospettive positive.

Nell’ambito dell’assemblea sono stati confermati nel cda Stefano Prandi e Andrea Santoni, mentre per Alberto Andreasi si tratta di un nuovo ingresso.













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