Apss, presentata la nuova “squadra”: Ferro alla guida, c'è anche Benetollo
L'ex direttore seguirà il Servizio ospedaliero. Fugatti: "Nuovo bando entro fine anno". Il facente funzioni: "Faremo attenzione all'ascolto del personale"
TRENTO. Antonio Ferro (direttore facente funzioni), Andrea Anselmo (direttore amministrativo), Giuliano Brunori (Direttore sanitario con delega alle strutture ospedaliere e all'acquisizione di personale) Gino Gobber (integrazione socio sanitaria), Simona Sforzin (capo dell'Unità operativa cure primarie dal 2011) Maria Grazia Zuccali (che guiderà il Dipartimento prevenzione) e Pier Paolo Benetollo (Servizio ospedaliero provinciale).
Sono i componenti della squadra che guiderà l'Azienda sanitaria di Trento dopo le dimissioni del direttore generale, proprio Pier Paolo Benetollo, che aveva rimesso il suo mandato per aver rinnovato l'incarico del primario di ginecologia e ostetricia di Trento, Saverio Tateo, poi trasferito ad altra sede su decisione della Commissione interna che ha valutato criticità nel reparto, dove aveva lavorato anche Sara Pedri, la 31enne scomparsa dal 4 marzo in Trentino.
Entro la fine dell'anno, ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in conferenza stampa, sarà pronto il bando per trovare il nuovo direttore generale. "Con Benetollo abbiamo condiviso un lavoro durissimo che è stato molto apprezzato. Benetollo prende in mano il Servizio ospedaliero provinciale, ed è una delle condizioni che ho chiesto alla Giunta per poter continuare a lavorare", ha commentato Antonio Ferro. Il nuovo numero uno dell'Apss ha anche detto che "sono state scritte tante inesattezze dai giornali, ritengo che il ruolo del dottor Benetollo non abbia a che vedere con il caso specifico".
Ferro ha sottolineato che la nuova squadra porrà "attenzione all'ascolto del personale". E ha auspicato un "passaparola positivo importante, anche se in questo momento vedo un'azienda dove ci sono alcune persone che sputano nel piatto dove mangiano. Il passaparola del lavoro positivo di tutte le centinaia di migliaia di operatori. Non è possibile che ci sia gente che telefona ai giornali. Bisognerà lavorare per far uscire le cose vere e parlare delle cose belle. Su questo io mi impegno a lavorare", ha aggiunto Ferro. Ferro, che si è detto onorato dell'incarico e si è definito "un uomo che non è uno yes man e apprezzo e ho fiducia in questa Giunta perché ascolta il parere tecnico", dovrà traghettare la sanità trentina in un momento non facile, non solo per la pandemia. Tra le sfide quella di reclutare nuovo personale sanitario, giovani medici e rendere "attrattiva" l'Azienda sanitaria di Trento.