SPAZIO

Anche AstroSamantha si addestra al Geopark Bletterbach

L’astronauta di origine trentina ha partecipato al programma dell’Agenzia Spaziale Europea in vista delle prossime missioni nello spazio



ALDINO. Anche Samantha Cristoforetti è passata da Aldino dove dal 2016 è in corso di svolgimento un progetto realizzato in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea. Astrosamantha fa parte del gruppo di astronauti, uomini e donne, appartenenti a tre agenzie spaziali inviati al Bletterbach per un periodo di addestramento in vista delle prossime missioni nello spazio, in particolare le esplorazioni lunari.

Al Geoparc, l'astronauta trentina e i suoi colleghi hanno avuto la possibilità di studiare le rocce grazie all'enorme patrimonio geologico del parco naturale altoatesino, accumulando così le conoscenze e competenze fondamentali in campo geologico necessarie per l'esplorazione lunare.

Lo stesso hanno potuto fare anche al cratere meteorico di Ries in Germania, sull'isola vulcanica spagnola di Lanzarote e ai fiordi norvegesi di Lofoten.

L'iniziativa ha un traguardo molto prestigioso, visto che fa parte del programma Artemis: la Nasa ha in programma di tornare sulla luna anche per finalità in campo geologico. Il programma Pangaea è stato creato per consentire agli astronauti di preparasi all'esplorazione lunare; il Bletterbach fa parte dei luoghi scelti per tale scopo.

«Siamo molto fieri che il Geoparc Bletterbach sia un partner di Esa e siamo sempre contenti quando gli astronauti esplorano la gola», dice il presidente del Geoparc Peter Daldos.Il lavoro svolto ad Aldino, e anche negli altri siti del programma, è stato raccolto in una pubblicazione scientifica che Esa ha voluto realizzare con uno scopo ben chiaro: «Ci auguriamo che questa pubblicazione possa essere utile ad altre agenzie spaziali coinvolte nell'addestramento per future missioni planetarie e per promuovere un'ulteriore cooperazione internazionale», dichiara Samuel Payler, coordinatore del programma di addestramento. Gli astronauti, viene spiegato nella pubblicazione di Esa, durante le esplorazioni planetarie si trovano sotto pressione, chiamati a prendere decisioni scientifiche oculate in breve tempo: «Si tratta per esempio di decidere quali campioni rocciosi portare sulla terra».

«Non vogliamo che agiscano come robot, ma che diventino scienziati e scienziate sul campo davvero esperti. Li addestriamo a proseguire nell'esplorazione e a prendere decisioni con il supporto di un team scientifico remoto», racconta Matteo Massironi, geologo planetario e Istruttore di Pangaea. «Il nostro intento è fornire un addestramento utile per preparare gli astronauti e le astronaute alla missione della Nasa mirata alla costruzione di Artemis», aggiunge Francesco Sauro, drettore del corso













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