Sfilata e poi il rogo: a Varignano si chiude il carnevale 2018
Domenica si ripete la tradizione della bruciatura dei carri Graziano Parolari: «Mai così tante difficoltà, ma ci siamo»
ARCO. È l’appuntamento che da sempre, nell’Alto Garda, mette la parola fine alle sfilate dei carri e alle mangiate di pasta al ragù e grostoli. Il carnevale di Romarzollo vede le sue origini perdersi nel tempo, a tal punto che risulta difficile individuarne una data precisa dei suoi albori, il che ne fa una delle manifestazioni carnevalesche più antiche dell’arco alpino.
Domenica, Varignano, tornano a circolare i carri per le vie del paese e delle altre frazioni romarzollesi. Assieme ai carri allegorici sfileranno anche i “carnevali”, costruiti a forma di piramide con canne di bambù ed addobbati con frasche di alloro e gusci d’uovo, baccalà, mortadelle e campanacci, che saranno portati a spalla fino al luogo della bruciatura, nella parte alta del paese, dove si ripeterà il rito propiziatorio in vista della Quaresima. Una tradizione sopravvissuta nei secoli per volontà della popolazione, che trova in essa le origini di quello spirito contadino.
L’organizzazione è a cura del Comitato Valorizzazione Varignano guidato dal presidente Graziano Parolari, che è riuscito a superare i molteplici problemi derivanti soprattutto dalle norme che impongono nuove misure per la sicurezza e l’incolumità pubblica. «Non è stato facile - commenta il presidente del comitato - ma ce l’abbiamo fatta e siamo pronti a ripetere l’antica tradizione».
Il programma della manifestazione prevede il ritrovo, nel piazzale dell’ex casa Bresciani fra Varignano e Vigne, alle 11.30 di domenica 18 per dare il via al brindisi e quindi al pranzo con distribuzione gratuita di maccheroni al ragù, uova soda, “pesatine”, radicchio più vino e bibite. Alle 14.30 inizierà la presentazione dei gruppi carnevaleschi prima della partenza della sfilata per le vie del paese. Il percorso sarà allietato da musica, balli, sketch dei gruppi carnevaleschi e folcloristici. Alle 17.30 ci sarà l’arrivo del corteo sul prato sovrastante il paese dove si terrà la solenne bruciatura dei carnevali accompagnata da musica e canti e dalla distribuzione di grostoli, dolci tipici, vin brulè e thè. Il presidente Parolari premierà i carri partecipanti ma la festa proseguirà ancora con musica, balli, canti e gastronomia fino a notte fatta per dare, così, l’addio al carnevale e l’arrivederci alla prossima edizione. (gl.m.)
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