Ospedale, oggi l’inaugurazione della nuova Pma
ARCO. Oggi, a partire dalle 15, all’ospedale di Arco (nella sala d’attesa del terzo piano), è in programma l’inaugurazione del nuovo centro provinciale per la procreazione medicalmente assistita dell’...
ARCO. Oggi, a partire dalle 15, all’ospedale di Arco (nella sala d’attesa del terzo piano), è in programma l’inaugurazione del nuovo centro provinciale per la procreazione medicalmente assistita dell’Apss.
Saranno presenti, al taglio del nastro, l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Luca Zeni, il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, il direttore dell’ospedale di Arco Luca Fabbri e il direttore del centro pma Arne Luehwink. Sarà il momento ufficiale per conoscere le novità che riguardano una delle eccellenze sanitarie del Trentino.
Ma sul tema si registra l’attacco del consigliere provinciale Filippo Degasperi che nutre qualche dubbio su quanto è stato fatto. «Purtroppo – sostiene l’esponente del Movimento 5 Stelle – non si tratta di una nuova attività ma più semplicemente una revisione dell’estetica di facciata: pregevole arredamento, molti schermi televisivi, ampi spazi e decorazioni, profusione di personale. Sorge il sospetto che si voglia far apparire lucciole per lanterne, visto che la sostanza rimane quella dell’attività di un normale centro della procreazione medicalmente assistita come tanti altri in Italia». «Sorge anche il dubbio - prosegue il consigliere provinciale - soprattutto di un organico sanitario sovradimensionato rispetto all’attività che verrà svolta: quattro medici a tempo pieno, quattro biologi a tempo pieno e una coordinatrice a tempo pieno solo per la pma, più un’altra coordinatrice ostetrica per il percorso nascita, svariati operatori sanitari e due segretarie, tutto ciò per un servizio ambulatoriale limitato alla sola presenza durante il giorno fino alle 16». Degasperi in un’interrogazione chiede tra le altre cose quanto sia costata la ristrutturazione, quale attività sia stata svolta al centro pma di Arco dal 2014, quali siano i costi previsti per l'acquisto dei gameti per l’eterologa, se venga eseguita la diagnosi preimpianto e se non si ritenga che si sia creato un grande disservizio per le pazienti costrette a recarsi a Rovereto e Trento anche durante l’orario di presenza dei ginecologi del centro di pma ad Arco.