L’Ipes nomina fiduciario il neofascista che esalta le SS
Bolzano, proteste in via Genova per la scelta di Paolo Cressotti, militante di Casapound: «Non ci rappresenta» L’Istituto: «Non guardiamo la tessera». Lui sui social mette la foto con la maglia dei fedelissimi di Hitler della divisione Charlemagne
BOLZANO. L’Ipes ha nominato fiduciario delle case di via Genova Paolo Cressotti, 37 anni, militante di Casapound, candidato alle elezioni comunali del 2016. Neofascista dichiarato, su uno dei suoi profili Facebook, Cressotti indossa la maglietta che esalta le SS della Charlemagne. La famigerata divisione formata da collaborazionisti francesi impiegati in Polonia contro i partigiani e poi nella difesa di Berlino dall’Armata rossa. Dei fanatici nazisti, feroci antisemiti e fedeli a Hitler fino all’ultimo. La nomina di Cressotti ha fatto storcere il naso a molti inquilini del caseggiato di Don Bosco, che hanno protestato con l’Istituto.
Quella del fiduciario è una figura “ponte” tra le famiglie e l’Ipes. A lui ci si rivolge per ogni problema che riguardi il condominio, dal tubo rotto ai garage, alla sicurezza, o per una grana col vicino di pianerottolo. Come dice la parola stessa, deve essere una persona “di fiducia”. Recita il regolamento Ipes: «Svolge un prezioso ruolo di collegamento fra inquilini ed Istituto, creando una vera e propria rete e svolgendo una fondamentale azione di mediazione nelle questioni che derivano dal vivere in comune. Un ruolo che necessariamente deve tenere conto di una società in continua trasformazione e quindi dell’emergere di criticità che cambiano nel tempo». La scelta di Cressotti è stata comunicata nel corso di una riunione con gli inquilini e con un avviso nella bacheca del caseggiato. «Ci troviamo di fronte ad una persona che esalta i valori del nazifascismo - dicono in molti-, ma che deve trattare anche con nuclei di origine straniera e rom. Chi ci assicura che lo farà nel rispetto di tutti, che sarà capace, appunto, di “mediare”?».
L’Ipes si giustifica così: «Il fiduciario - dice il direttore delle pubbliche relazioni Werner Stuppner - viene scelto tra gli inquilini. Non riuscivamo a trovare nessuno che volesse farlo. Cressotti si è detto disponibile e quindi la nomina è stata quasi ...obbligata».
Stuppner spiega anche che ai fiduciari non viene fatto il “test del dna” politico. «Non chiediamo se sono iscritti a questo o a quel partito. Per quanto ne so, potremmo averne con la tessera della Svp o del Pd...». Tutto ok se ci muoviamo in un contesto di valori condivisi e nel rispetto della Costituzione, «ma - sottolinea il presidente dell’Anpi Guido Margheri - in questo caso si dà un ruolo pubblico a un militante di estrema destra che non riconosce la Repubblica nata dalla Liberazione. Sarebbe ora che si introducessero strumenti per escludere da incarichi delicati persone che poi possono utilizzarli per altri fini. O che non danno garanzia di trattare tutti nello stresso modo. Chi semina odio raccoglie tempesta...».
Casapound da tempo ha individuato nel malessere e nei contrasti sociali dei condomini Ipes un terreno fertile di propaganda a costo zero. Dove è facile dare addosso agli stranieri. L’occupazione dei ruoli da fiduciario rientra in questa strategia. A preoccupare, poi, è l’ulteriore svolta della “tartaruga nera”. Superati a destra su molti temi da Salvini, i “fascisti del Terzo millennio” alzano il tono pigiando l'acceleratore di un’identità ancora più marcata. E l’esempio viene dall’alto. È stato il consigliere comunale Andrea Bonazza (il primo eletto in Italia) a “sdoganare” le SS, indossando la felpa della Charlemagne durante un intervento in aula, giustificandosi poi con insulti all’Anpi e alla lotta partigiana. Sempre Bonazza, di recente, ha messo su Instagram una sua foto con un camerata mascherato da Hitler e l’hashtag #88 (che nel codice neonazi significa Heil Hitler, la lettera numero 8 dell’alfabeto ripetuta due volte). In questo brodo di “cultura” negazionista, esaltare “solo” il duce non basta più.