Un'estate a tutto folk

Torna "Itinerari Folk": dal 5 luglio al 15 agosto tredici concerti nel segno delle Diaspore


Katja Casagranda


TRENTO. Si intitola "Diaspore" il cartellone di Itinerari Folk 2011, l'appuntamento delle sere estive nel cuore della città con la musica etnica internazionale in programma dal 5 luglio al 15 agosto nel giardino all'esterno dell'auditorium Santa Chiara.
Il Centro Servizi Santa Chiara, con il patrocinio dell'assessorato alla cultura della Provincia, Comune e Well Caffè, propongono nelle sere d'estate tredici motivi per scoprire il piacere di fruire di cultura musicale. Il tema della rassegna è stato individuato da Mauro Odorizzi, direttore artistico dell'evento, nel vissuto dell'emigrazione. Così nasce "Diaspora", che si rifà al titolo del disco "Afrodiaspora", presentato da Susana Baca, artista di punta della rassegna il 13 luglio. «È questo - spiega Odorizzi - l'appuntamento più prestigioso e raffinato della rassegna. Guardando agli esperimenti falliti di integrazione del vecchio continente, si pensi alla Francia, gli artisti che suoneranno sul palco estivo del Santa Chiara sono la testimonianza viva di come la cultura tradizionale del singolo possa dare un valore aggiunto se si commisura fino a creare un sincretismo musicale con realtà locali altre, creando un fenomeno di ricchezza creativa». Susana Baca con "L'anima del Perù nero" testimonia l'esplorazione tematica sull'influenza della cultura africana nella musica latino americana.
Apre la rassegna, il 5 luglio, l'appuntamento con Sergio Berardo e il suo progetto Bregarda Berard: in formazione acustica Berardo si incammina in un percorso della memoria delle valli occitaniche, rimettendo a nuovo la tradizione musicale medioevale di lingua d'oc. Segue, il 7 luglio, il trio polacco Kroke reso famoso dalla partecipazione al film "Schindler's List" di Steven Spielberg, l'incontro con Peter Gabriel e il violinista inglese Nigel Kennedy da cui nasce "East meets East", disco che lega musica classica e punk con musiche della diaspora askenazita, cultura yiddish e balcanica. L'11 luglio Baba Sissoko presenta in anteprima il progetto "The Malian Tamani Revolution": un ritorno alle origini per l'artista che si lega al riappropriarsi dei legami familiari nella lingua dei tamburi parlanti per uno spettacolo di percussioni e voci.
È invece svedese il progetto Vaesen che il 19 luglio proporrà musica acustica con Nychelarpa, strumento medioevale che in Svezia è tornato a nuova vita sotto le mani di questi artisti. Il tango argentino invece suona con Ariel Ramirez il 22 luglio per raccontare del sincretismo con cui si è fusa in un ponte culturale tra l'ardore argentino e il cuore portoghese e polacco dei musicisti del Tango Quartet. Il migliore folk catalano è quello che portano i Kaulakau (26 luglio) con la fusione tra jazz, flamenco e musica contemporanea, mentre il 29 Himmerland è il progetto danese che mescola tradizione e sonorità contemporanee.
Chiudono la rassegna le contaminazioni fra blues e tradizione africana dei Rugu Project (1 agosto), la giovanissima formazione dell'Alessandro Tombesi Ensemble (3 agosto), il progetto Jontom del virtuoso di ukulele Luca Tomassini (5 agosto), Beppe Gambetta che ospita Tony McManus per un concerto di chitarre cosmopolite (8 agosto) e Gaia Cuatro (15 agosto), un ponte tra Giappone e Argentina per l'elegante musica di improvvisazione oltre i confini del genere. I concerti di luglio si terranno tutti con inizio alle 21.30, quelli di agosto invece alle 21.













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