L’Oper.a tra angeli e demoni

Il programma 2020/2021. La quinta edizione della rassegna operistica si snoda fra Trento e Bolzano parlando di libertà dell’uomo Lošek: «Il nostro mondo è, ed è sempre stato, in bilico tra due realtà speculari e non sempre opposte: il bene e il male, la luce e le tenebre»


Daniela Mimmi


TRENTO. Inizierà solo nel gennaio 2020, ma già durante le conferenza stampa di ieri la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ha reso noto il programma di Opera 20.21. Che ha un titolo molto intrigante: Angel or Demon, angeli o demoni. La quinta edizione della rassegna operistica porta ancora la firma di Matthias Lošek.

«Il nostro mondo è, ed è sempre stato, in bilico tra due realtà speculari e non sempre opposte: il bene e il male, la luce e le tenebre. La religione, ma anche la politica, l’etica e la morale ci hanno messo sempre messo di fronte a questo dilemma. Cosa scegliere? Il bene o il male? E cos’è il bene? E cos’è il male? Perché facciamo una scelta piuttosto che l’altra? La questione centrale riguarda quindi la libertà dell’uomo nelle sue decisioni e nelle sue azioni». Così Matthias Lošek ha scelto 7 opere per 6 spettacoli che saranno messi in scena tre a Bolzano, due a Trento e una a Silandro tra gennaio e marzo del prossimo anno.

La stagione d'opera sarà inaugurata sabato 18 gennaio 2020 al Teatro Comunale di Bolzano con un dittico dell'Orchester und Theater Biel Solothurn: Radames del compositore ungherese Péter Eötvös e Lohengrin di Salvatore Sciarrino, due dei più famosi soggetti della letteratura operistica. «Cominciamo con un’opera bizzarra e comica, che deve essere letta come una critica al mondo stesso del teatro. In entrambi i lavori, l'attore principale è privo di un partner sul palco, quindi sul palco ci salirà il pubblico», spiega Lošek.

Supera il bene e il male il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart che sarà in scena l'8 febbraio 2020 al Teatro Sociale di Trento. Don Giovanni, il seduttore senza scrupoli di Siviglia, incarna una forza della natura priva di senso morale e di responsabilità, sempre in procinto di conquistare il cuore della prossima donna, anche se solo per poche ore.

Sabato 29 febbraio 2020 il Teatro Sociale di Trento ospiterà Alice, l’opera per famiglie composta da Matteo Franceschini, Leone d'argento alla Biennale di Venezia e Artist in Residence della Fondazione Haydn nella Stagione 2019/20. Per il Teatro Regio di Parma e Oper.a 20.21, il compositore trentino propone una nuova versione teatrale in italiano. Alice è una versione moderna di Alice nel paese delle meraviglie. La protagonista Aly, infelice sia a casa che a scuola, preferisce ritirarsi nel virtuale “wonder.land”, un gioco online in cui ogni giocatore crea un avatar.

Il progetto vincitore della seconda edizione di Opera 20.21 Fringe sarà presentato in prima assoluta il 21 febbraio 2020 a Bolzano.

Il tema del concorso di quest’anno, riguarda il confronto artistico con l’opera cameristica di Arnold Schönberg, uno dei più influenti compositori del XX secolo. Il progetto vincitore sarà annunciato a maggio 2019. «Come sempre Opera 20.21 dà spazio ai talenti locali. Dopo Franceschini, sarà la volta di Manuela Keher che ha firmato Toteis – continua. Andrà in scena il 13 marzo 2020 al Teatro Comunale di Bolzano, una prima assoluta in coproduzione con Vereinigte Bühnen Bozen. È la storia di Viktoria Savs, nata a Merano nel 1899, che ha prestato servizio come soldato a sedici anni nella Prima Guerra Mondiale con il nome di Viktor».

Dopo il grande successo di pubblico, il progetto vincitore della prima edizione di Oper.a 20.21 Fringe, ritorna nel 2020: Curon/Graun del collettivo teatrale Oht sarà replicato il 23 marzo 2020 a Silandro. L’installazione musicale racconta il destino del villaggio di Graun in Val Venosta, che ha dovuto far posto a un bacino. Sulla base delle immagini del campanile della chiesa, il regista Filippo Andreatta ha sviluppato una climax di suspense per la suggestiva musica di Arvo Pärt.

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