Il bello di essere “devoto alla carta” ci può far scoprire le parole e le storie
I consigli della settimana. Altri suggerimenti di sfoglio e lettura partendo dal bello delle librerie e arrivando a una storia “thriller” passando per la tecnologia e per una vita incredibile... chiusa in 2 anni
CONTRO AMAZON di Jorge Carrión (edizioni e/o, 200 pagine, € 16)
Sottotitolo: diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura. L’autore ha visitato librerie e biblioteche di ogni tipo, parlando con le persone che considerano i libri un bene fondamentale per l’umanità. Scorrono biblioteche e librerie innovatrici di Seul, in Corea, le più belle librerie e biblioteche del mondo ai quattro angoli della terra, le conversazioni su città e librerie con esperti come Alberto Manguel, lo studio delle biblioteche personali (e fittizie) di Don Chisciotte e del Capitano Nemo. Nella prima delle storie Carrión elenca le sette ragioni per cui opporsi ad Amazon: “1) Perché non voglio essere complice di un’espropriazione simbolica; 2) perché siamo tutti cyborg, ma non robot; 3) perché rifiuto l’ipocrisia; 4) perché non voglio essere complice del neo-impero; 5) perché non voglio che mi spiino mentre leggo; 6) perché difendo la lentezza accelerata, la vicinanza relativa; 7) perché non sono ingenuo”. Devoto alla carta.
LE PAROLE DELLA NOSTRA STORIA di Giorgio Ieranò (Marsilio, 222 pagine, € 17)
Insegna letteratura greca all’Università di Trento, si occupa in particolare di mitologia e di teatro antico e tra i suoi numerosi libri ricordiamo “La tragedia greca. Origini, storie, rinascite”. Ora Giorgio Ieranò sforna un delizioso e dotto - mai noioso - itinerario a tappe alla scoperta della lingua di Socrate. Un viaggio appassionato alle origini del nostro modo di pensare e raccontare il presente. Sì, perché è grazie ai greci che ancora oggi chiamiamo “mistero” ciò che non si può dire, “ateo” chi vive non credendo in Dio e “terapia” il prendersi cura di sé. Ma anche “eros”, “psiche”, “filosofia”, “poesia”, “musica”, “teatro”, “politica”, “democrazia”, “economia” sono parole che da secoli utilizziamo ogni giorno per esprimere amore, rabbia, o argomentare il nostro dissenso, e lo sono allo stesso modo parole cruciali dalla modernità come “nostalgia” e “utopia”. È infatti al greco antico che ricorriamo quando dobbiamo dare un nome alla realtà che ci circonda. Attuale.
IO & TECH di Massimiano Bucchi (Bompiani, 121 pagine, € 12)
Professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, visiting professor in mezzo mondo, collaboratore della trasmissione televisiva Superquark, autore di decine di libri, Massimiano Bucchi possiede il dono della sintesi, dell’ironia, del paradosso. Qui regala sette lezioni, piccoli esercizi di tecnologia, altrettanti dialoghi immaginari con le nostre App ed esercizi rivelatori da fare con lo smartphone. Per capire che la soluzione non è né accantonare o rifuggire le tecnologie né sottovalutare l’impatto che hanno su di noi, ma riconoscerne i benefici e le controindicazioni. Perché non c’è rosa tecnologica senza spine. Prenderne coscienza è un primo passo, e nemmeno troppo piccolo. Delizioso il finale. Due playlist con dieci canzoni e dieci film sulla tecnologia. Basta la prima, di canzone - “I want to be a machine” degli Ultravox, 1977 - per capire che Bucchi ha capito tutto. Tecnologia a misura d’uomo.
L’INCREDIBILE STORIA DI ANTONIO SALAZAR, IL DITTATORE CHE MORI’ DUE VOLTE di Marco Ferrari (Laterza,
198 pagine, € 18)
Per oltre quarant’anni il Portogallo è stato retto dalla dittatura più longeva d’Europa. Alla sua guida António de Oliveira Salazar, uomo complesso dalle mille contraddizioni. La storia degli ultimi due anni di questo regime, il “fascismo mediterraneo”, è una vicenda romanzesca, assolutamente reale. Dagli anni Trenta fino agli anni Settanta: tanto durò il regime di Salazar. Resse, fino alla fine, un immenso impero coloniale che andava dalla Guinea al Mozambico, da Timor Est a Macao finché il suo modello fascista e corporativo non venne travolto dalla Rivoluzione dei Garofani del 1974. Nel 1968, però, Salazar cadde dalla seggiola del callista e batté la testa. I danni cerebrali che seguirono l’operazione indussero il Presidente della Repubblica a provvedere alla sua sostituzione. In realtà, sebbene riacquistasse lucidità a tratti, nessuno osò mai confessargli che era stato defenestrato. Per due anni, andò in scena la finzione del potere con finte riunioni ministeriali, finte visite di Stato, finte interviste televisive e radiofoniche e copie uniche del suo quotidiano preferito. Alla Tabucchi: “Sostiene Salazar”.
L’AGENTE SEGRETO di Andrea Ferrari (Bollati Boringhieri, 126 pagine, € 15)
Una spy story dal tono lieve, dove la realtà è un gioco di ombre sfuggenti in un'atmosfera di attesa e incontri sospetti. A Jacopo, agente segreto di mezza età, viene impartito l'ordine di aspettare istruzioni in un piccolo hotel sulla costa. Nell'attesa di una lettera misteriosa, che determinerà il seguito della sua missione, l'agente incontra i personaggi che abitano l'alberghetto e i suoi sfocati dintorni. Sempre attento a proteggere il motivo reale della sua permanenza, Jacopo colma l’incerta sostanza dei suoi giorni avvicinandosi a diverse figure femminili. A queste vicende s’intreccia la storia del reclutamento di Jacopo, avvenuto molti anni prima nella piccola libreria del padre, utilizzata da vecchi e polverosi agenti segreti come buca delle lettere per scambiarsi messaggi lasciandoli fra le pagine dei libri. Una storia lieve, in cui niente è come sembra, dove la realtà è un gioco di ombre sfuggenti ed elusive proprio come ogni buon agente segreto sa di dover essere. Affresco.
QUALCUNO TI GUARDA di Lisa Jewell (Neri Pozza, 381 pagine, € 19)
Il nuovo thriller di quella che è stata definita “nuova regina del giallo inglese”. Con Tom Fitzwilliam, dirigente scolastico affascinante ed efficiente, chiamato ogni qualvolta ci sia un istituto in difficoltà. Nel bel quartiere residenziale di Bristol, nella casa a fianco alla sua, abita Joey, una ragazza fresca di nozze tornata dalla Spagna in cerca di una sistemazione con il marito, che, non appena incontra lo sguardo di Tom, comincia a fantasticare. In un’ altra zona della città abita Jenna, quindicenne alle prese con una madre mentalmente instabile, che passa gran parte del suo tempo a spiare i vicini, turbata anche da quel che sembra accadere alla sua migliore amica, forse innamorata del maturo Tom. E quando un feroce delitto sconvolge il quartiere, davanti ad un iniziale sconcerto le cose cominciano a prendere una forma molto diversa da quello che sembrano e la verità non potrà che stupire tutti. Ingannevole, inaspettato.
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