Da stasera c’è il festival, il “giovane” Baglioni sale sul mitico palco
“Vedi figlio mio, visto che cantare ti piace tanto tanto, magari un giorno ti capiterà di finire al festival di Sanremo. Allora oggi potrai vedere con noi la serata finale, in televisione. Domani non...
“Vedi figlio mio, visto che cantare ti piace tanto tanto, magari un giorno ti capiterà di finire al festival di Sanremo. Allora oggi potrai vedere con noi la serata finale, in televisione. Domani non dovrai alzarti per andare a scuola. C’è Mike Bongiorno che presenta e c’è quella ragazzina di Verona, la Cinquetti, che canta “Non ho l’età” e che pare piaccia molto”. Non sta più nella pelle il 13enne Claudio Baglioni. Papà Riccardo, il carabiniere, sa bene che la passione di quel ragazzino per le note merita di essere assecondata. E con mamma Silvia, sarta, ha deciso: Claudio avrebbe partecipato, tra qualche mese, al concorso canoro di voci nuove organizzato da Ottorino Valentini a Centocelle, nella piazza San Felice da Cantalice. E in cuor suo non ha dubbi: doveva portare la canzone di Paul Anka, “Ogni volta”. È proprio una della canzoni in gara a questa edizione del festival, la quattordicesima. Un ritmo che ti prende. Passano tante cose per la testa, quel sabato 1 febbraio 1964, a papà Riccardo. Dalla radio ha appena appreso i titoli delle 12 canzoni ammesse alla finale. Un po’ gli dispiace per l’eliminazione di Cocky Mazzetti. Faceva coppia con i Los Hermanos Rigual ma alle giurie regionali - era la prima volta che se ne sente parlare, fino a quel 1964 era la giuria in sala a decidere tutto - la loro “Mezzanotte” non è piaciuta, evidentemente. Beh, visto che non potrà vedere Cocky Mazzetti, almeno gli racconterò di quel che è successo l’anno scorso, al festival, pensa papà Baglioni. Quando Elsa Mazzetti, in arte Cocky Mazzetti, si presentò con il brano “Giovane giovane”. Per paura che l’ emozione le facesse dimenticare il testo, scrisse sulla mano le parole della canzone. Lo stratagemma fu un fallimento. Era emozionata e il sudore cancellò quanto aveva scritto costringendola a portare a termine l'esibizione, inventando parte del testo. Poco male, figlio mio: è arrivata terza. Il festival, pensa te. Anno dopo anno sta diventando un appuntamento sempre più popolare e seguito. Anche i giornali cominciano a dedicarci uno spazio sempre meno risicato. Chissà se nel destino di questo mio figlio canterino arriverà mai il momento di calcare quel palcoscenico. Sì, quel momento è arrivato. Il figliolo Claudio Baglioni è cresciuto. Certo, non hai mai partecipato da cantante in gara al festival, ma oggi ne è presentatore (con la svizzera Hunziker, quella con il sorriso incorporato che si tratti di canzonette o di drammi umani) e direttore artistico. Chissà se per un attimo, salendo stasera sul palco, ripenserà a quella quattordicesima edizione, quella della Cinquetti, di Paul Anka e Cocky Mazzetti...