TRENTO. Trasferta milanese conclusa con successo per il «Salone Roberta» di Mattarello di Trento, che guidato dalla titolare Roberta Cavallini insieme alle due collaboratrici Vanessa Robusti e Anna Patauner è stato selezionato per realizzare le acconciature delle modelle che domenica 26 febbraio si sono alternate sul prestigioso palco internazionale della Milano Fashion Week, la settimana dell'alta moda conclusasi lo scorso lunedì, e che ha visto la partecipazione anche di numerosi esponenti del mondo dello spettacolo.

«Domenica - racconta Vanessa, che con le colleghe ha affrontato la trasferta milanese - ci siamo dedicate alla realizzazione delle acconciature per le modelle di ben nove sfilate diverse. Ogni sfilata era dedicata a circa una ventina o poco più di abiti, alcuni di fattura squisita e anche di grande valore, come quelli che abbiamo visto realizzati da una casa di moda emergente del Qatar o di case più affermate a livello internazionale, come gli italiani Alviero Martini o AGG, che hanno portato sul palco di Milano, nella giornata più importante della manifestazione, le migliori produzioni mondiali del settore».

Dedicato quest'anno al tema della sostenibilità, Milano Fashion Week è il più grande appuntamento italiano del settore della moda e di tutto ciò che attorno ad essa ruota non si occupa infatti solo di vestiti ed accessori, ma ormai da tempo ha rivolto le sue attenzioni anche a tutte quelle attività che della moda fanno parte integrante, e che anzi senza di esse non potrebbe esprimere appieno tutte le sue potenzialità di fascino, creatività e continua ricerca legata allo stile. Le acconciature femminili, va da se, sono quindi una parte estremamente importante del settore, e il Salone Roberta è stato selezionato dopo una serrata selezione tra professionisti che si contraddistinguono per innovazione e studio di tecniche all'avanguardia, soprattutto per quanto riguarda metodi innovativi di stesura del colore, messi a punto facendo ricorso alle migliori linee di prodotti oggi disponibili sul mercato.

Attualmente, sono migliaia le richieste di professionisti del settore delle acconciature femminili per partecipare a un simile evento, e il fatto che il salone trentino sia stato scelto in una competizione così numerosa costituisce un indubbio motivo di orgoglio, e un riconoscimento al lavoro svolto. Nel campo delle acconciature femminili, infatti, probabilmente oggi come non mai in passato, la donna è libera di scegliere tra una grandissima quantità di stili diversi, che vanno dagli anni '50, passando dall'estroso periodo degli anni '80 sino al filone androgino, che non manca di estimatrici.

In così vaste prospettive risalta quindi ancora di più il risultato ottenuto dal salone trentino, indice di una elevata qualità raggiunta da questo particolare settore dell'artigianato locale che a Trento ha saputo importare un allargamento di orizzonti, soppesato con uno studio personalizzato della singola acconciatura.

Dopo la selezione, le tre parrucchiere di Mattarello hanno dovuto affrontare nel gennaio scorso un corso preparatorio per un ulteriore aggiornamento che ha compreso una panoramica sulle novità della moda, relazionandosi quindi con quelle che sono le ultime tendenze del settore e interpretando le acconciature che gli stilisti hanno indicato come ideale accoppiamento per gli abiti presentati di volta in volta. Non un facile impegno, quindi, anche considerando lo stretto succedersi delle sfilate, la necessità per le modelle di sottoporsi, talvolta contemporaneamente, alla fase di truccatura e acconciatura, e così via. «A Milano ci siamo portate la nostra attrezzatura - racconta Vanessa - mentre i prodotti utilizzati sono stati messi a disposizione dello sponsor della manifestazione. Abbiamo lavorato per una decina di ore, ma alla fine siamo soddisfatte, sia dell'esperienza fatta che del risultato». Insomma, un fine settimana di intenso lavoro per le acconciatrici di Mattarello, che a Milano ha condensato un anno intero di evoluzione della moda, uno dei settori fondamentali dell'Italia, e che quest'anno ha visto anche una partecipazione trentina che ha saputo portare fuori dai confini provinciali capacità, impegno e stile.