Un Trento ancora etereo non impressiona col Povo
Calcio Eccellenza. Una rosa da rinforzare ed i carichi di lavoro hanno mostrato una squadra del capoluogo senza identità. Ad Orsini servono diversi innesti
TRENTO. E' ancora presto per un primo bilancio, ma quello visto ieri a Gabbiolo contro il Povo Scania è un Trento che non ha certo impressionato per qualità e solidità, ancora privo di una propria identità e assolutamente bisognoso di qualche innesto. Non è soltanto il punteggio del match (rimasto in bilico fino all'ultimo) a dover preoccupare mister Orsini, quanto una rosa apparsa troppo "leggera" per puntare ad un campionato tranquillo. Vero che gli aquilotti si sono presentati al test di ieri con le gambe imballate dai grandi carichi di lavoro, ma è altrettanto vero che in termini di gioco si è visto ben poco. Nel primo tempo, gli unici ad aver meritato gli applausi dei pochi intimi presenti in tribuna a Gabbiolo sono stati l'ispirato Gattamelata e il solido Casagrande, con una citazione di merito anche il giovane portiere Segata, subentrato a metà frazione all'infortunato Scali (botta la naso). Mastrojanni, ottimamente imbeccato da Gattamelata, ha sbloccato il punteggio dopo soli 2' con una rete da rapace d'area, ma si è poi spento alla distanza. Pericoloso, invece, lo è stato il Povo, che ha trovato il pareggio al 21' con Ceccato, bravo a ribadire in rete la respinta del portiere aquilotto sulla punizione calciata da Bommassar, uno dei migliori in campo assieme a Golob. Ci ha poi pensato il "portierino" Segata ad evitare al Trento la seconda capitolazione, provvidenziale sui calci piazzati di Segatta e poi su quello di Ghirardello. Nella ripresa, spazio alle seconde linee, con il rumeno Alex (giocatore in prova) tra i più attivi ed autore di un paio di belle giocate. Chi ha meglio impressionato sulla sponda aquilotta, però, sono stati il classe 1995 La Torre e Berteotti: buona la loro intesa, che ha regalato al Trento la vittoria. Al 65' la respinta di Povoli sul tiro di La Torre ha trovato pronto alla "puntata" vincente Berteotti, che allo scadere ha realizzato la personale doppietta girando in rete di testa il cross del compagno. (l.f.)