Tutti contro Muktar Edris Il campione iridato per il poker
Oggi il Giro al Sas. L’etiope, fresco di titolo mondiale sui 5.000 metri, predica prudenza: «A Doha si è riacutizzato il dolore all’inguine, Haile e Worku non sono proprio gli ultimi arrivati». Riflettori anche su Kipkoech e Bouqantar
Trento. Tutti in fila dietro al campione del mondo, ma il poker di Muktar Edris non è poi così scontato. Come da tradizione iniziata qualche anno fa, la vigilia del Giro al Sas è animata dalla consegna dei pettorali ai migliori atleti che oggi saranno al via. Ieri pomeriggio sul palco di Trentino Fiere il protagonista più atteso e acclamato era l’etiope fresco campione del mondo. Domani l’attenzione degli spettatori assiepati in centro storico a Trento sarà tutta su di lui, ma attenzione. Non bastasse il viaggio e un possibile e comprensibile rilassamento dopo l’adrenalina della vittoria nei 5.000 di Doha, Muktar Edris non è in condizioni perfette. E se nessuno dei presenti prova a mettere in dubbio la sua leadership, ci ha pensato proprio il campione del mondo a mettere un po’ di pepe sulla gara odierna.
Le parole di Edris
«Tutti danno già per scontato che io vincerò il mio quarto Giro al Sas – ha dichiarato l’etiope – ma io non ne sono così sicuro. Proprio dopo aver tagliato il traguardo dei 5000 di Doha ho sentito il riacutizzarsi di un dolore all’inguine. Si tratta di un dolore che mi attanaglia da qualche settimana e che si è riproposto proprio appena terminata la corsa. Sono stato a riposo ma non so come risponderà il mio fisico nel corso della gara. Di sicuro io ce la metterò tutta e, se starò bene, proverò a dire la mia, ma in caso contrario tutto può succedere. Anche perché Telahun Haile e Tadese Worku non sono proprio gli ultimi arrivati e non sono qua per fare le comparse. Soprattutto Worku sarà il cliente più pericoloso».
I pretendenti al trono
Poker tutt’altro che scontato, insomma, anche perché il keniano John Kipkoech e il marocchino Soufiyan Bouqantar sono atleti di alto livello. La strada dirà se le parole di Edris sono solo pretattica oppure il problema è abbastanza serio da non permettergli di correre al massimo.
Lalli, voglia di riscatto
Di sicuro lo farà il toscano Andrea Lalli, che non disputa una gara ufficiale dalla BoClassic di due anni fa e ha scelto il Giro al Sas per il suo rientro dopo la lunga degenza: «Tre giorni dopo quella corsa – ha spiegato Lalli – è tornato il dolore al tendine d’achille e successivamente ho deciso di operarmi. Quindi ho iniziato il lungo e lento recupero, tutt’altro che facile, ma ora sono due mesi che riesco ad allenarmi con la giusta costanza e ho deciso di tornare alle gare. Per sabato sera non mi aspetto nulla se non di ritrovare la corsa che è già impegnativa. Purtroppo le mie condizioni fisiche non mi consentono di percorrere in allenamento gli stessi chilometri del passato e devo sopperire con la piscina e la bicicletta. Da oggi ricomincia la mia vita di atleta e ricomincia il mio futuro. Mi piacerebbe molto tornare a vestire la maglia azzurra agli Europei di cross e tutti i miei sforzi nel breve periodo saranno focalizzati su questo obiettivo – conclude il podista toscano – che passerà anche da un nuovo ritiro in Kenia nelle prossime settimane e alla partecipazione alle prove di selezione per la Nazionale».
C’è anche Neka Crippa
Tutti gli altri cercheranno riscontri personali a partire dall’abruzzese Daniele D’Onofrio, campione italiano dei 10mila su strada, e i trentini Cesare Maestri e Neka Crippa. Quest’ultimo è reduce da un ritiro a Sestriere e uno in Abruzzo e sta preparando i campionati italiani di mezza maratona, in programma tra una settimana a Trani.
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