Trial 2, titolo mondiale con giallo a Grattarola
A Pietramurata con il fiato sospeso fino all’ultima piazzola, ma per l’Italia è un risultato storico
PIETRAMURATA (DRO). Un finale al cardiopalma regala all’Italia il primo titolo mondiale nella storia del trial grazie alla vittoria del poliziotto lombardo Matteo Grattarola nel GP Garda Trentino disputato al Metzeler Offroad Park a Pietramurata-Dro. Mai in dubbio sulle trenta piazzole di gara, proprio all’ultimo ostacolo si stava profilando una beffa atroce.
Per vincere il titolo iridato Trial2 il pilota della Valsassina doveva infatti centrare una doppia combinazione: vincere il GP a Pietramurata Dro e sperare in un terzo posto del diretto rivale Toby Martin, capoclassifica sino sabato con5 punti di vantaggio sull’Italiano. Così è stato sino alla piazzola 15 della seconda run quando Grattarola (Sembenini Nils – Honda), dopo aver chiuso la gara con due sole penalità e ormai certo della vittoria nell’ultimo Gp della stagione, ha atteso l’arrivo del rivale inglese (RG Trial - Montesa), terzo con 21 penalità. Tra loro quello che ormai era divenuto l’ago della bilancia, ovvero lo spagnolo Gabriel Marcelli (RFME Spea – Montesa) secondo in classifica del GP con 18 penalità. In partenza l’iberico avrebbe toccato con la ruota la fettuccina che delimita il tracciato e ha ricevuto cinque penalità dal giudice. In pochi secondi Matteo si è così trovato in un incubo, scacciato dal paradiso direttamente all’inferno. Il tutto tra i fischi del pubblico che sentiva odore di combine. Troppo ingenuo l’errore per pensare che fosse vero. In realtà la visuale del giudice non era perfetta e la decisione è stata subito rettificata dopo il consulto con un secondo giudice.
Per Matteo Grattarola il primo titolo iridato arriva al termine di una stagione che lo ha visto primeggiare quattro volte come il suo rivale Toby Martin ma con tre secondi posti nelle otto gare contro due terzi posti dell’inglese, poi finito sempre fuori dal podio. Pur chiudendo a pari punti (147), l’azzurro vince così grazie alle migliori prestazioni offerte durante la stagione. Terzo nella classifica finale del Mondiale chiude proprio Marcelli con 131 punti).
La giornata dell’Italia è stata impreziosita poi dal quarto posto di Luca Petrella (TRRS) capace di chiudere il GP Garda Trentino con 23 penalità appena due in più di Tony Martyn. Per i colori azzurri va poi segnalato il secondo posto di Carlo Alberto Rabino (Talenti azzurri – Beta) nella Trial 125. Il titolo va all’inglese Billy Green (Beta) con 106 punti e l’azzurro termina nono con 43 punti.
Addirittura monumentale si è confermato infine lo spagnolo Toni Bou (Repsol Honda – Montesa) nel TrialGP, capace di bissare al Metzeler Offroad Park di Pietramurata-Dro la vittoria lo scorso anno, all’esordio del Mondiale trial in Trentino, e portare così a 12 i titoli iridati vinti in carriera. Con 170 punti finali frutto di 7 vittorie in otto Gran premi ha preceduto i connazionali Jeroni Fajardo (Gas Gas), fermatosi a quota 132, e Adam Raga (TRRS) con 129 punti.
Per il Moto Club del Garda Ezio De Tisi i complimenti del Circus per le novità nel panorama iridato del TrialGP: per la prima volta nella storia del Trial le qualifiche si sono svolte nel tardo pomeriggio con i piloti impegnati nella piazzola 15 in una doppia prova che abbinava (ecco la novità) penalità e tempo. Una lotta destinata a trasformarsi quasi in un testa a testa. È così uscita la griglia di partenza della domenica che ha visto i piloti protagonisti di un doppio tiratissimo confronto sulle 15 piazzole realizzate in quello che ormai è considerato lo stadio outdoor del trial. Gli spettatori hanno avuto infatti la possibilità, come già avvenuto lo scorso anno, di assistere a tutte le prestazioni, con brevissimi spostamenti complessivi di appena 500 metri. Come dire che il Moto Club del Garda Ezio Tisi è riuscito nell’impresa garantire una visibilità al pubblico identica a quella delle gare indoor ospitate nei grandi impianti al coperto.
«Sono contentissimo di aver vinto qui in Trentino nella tappa italiana del Mondiale trial – commenta il neo campione del mondo Grattarola –. Peccato solo per il dubbio dei 5 punti di penalità all’ultima zona sul mio rivale ma la cosa si è risolta subito. è andata bene e arriva così il primo titolo Mondiale. Ora spero di poter correre nella massima categoria e anche li di poter dimostrare di riuscire a portare alto il nome dell’Italia nel Mondo».