Tanti auguri Schumacher «È nelle migliori mani» 

La famiglia ringrazia i tifosi per l’affetto che hanno dimostrato all’ex ferrarista assicurando che sta facendo tutto per curarlo e chiedendo rispetto per la privacy



ROMA. Un grazie di cuore per gli auguri, l’affetto e l’amicizia: lo ha inviato la famiglia Schumacher ai milioni di tifosi del campionissimo tedesco che in queste ore spengono idealmente le sue 50 candeline ma anche tengono accesa la speranza di poterlo riabbracciare. Così, alla vigilia del compleanno, la moglie Corinna e i figli Mick e Gina Maria hanno voluto ringraziare tutti per la vicinanza in un giorno particolare, che tra l’altro cade pochi giorni dopo la ricorrenza del tragico incidente del 29 dicembre 2013 che gli ha procurato gravi danni cerebrali e la lontananza dalla scena pubblica.

«Siamo felici di poter festeggiare il 50esimo compleanno di Michael con voi e vi diciamo grazie, dal profondo dei nostri cuori, per poterlo fare insieme», scrive la famiglia che, «come regalo per Michael» ha annunciato la creazione di una app per celebrare i suoi successi. «Michael può essere orgoglioso di ciò che ha raggiunto, e anche noi – aggiungono Corinna, Mick e Gina - Ecco perché ricordiamo i suoi successi con la mostra di Michael Schumacher a Colonia, pubblicando ricordi sui social e continuando la sua opera di beneficenza attraverso la Keep Fighting Foundation. Vogliamo ricordare e celebrare le sue vittorie, i suoi record e il suo entusiasmo. Potete stare certi che è nelle migliori mani e che stiamo facendo tutto quanto umanamente possibile per aiutarlo», conclude la famiglia che invita a rispettare la privacy del campione: «Vi preghiamo di capire che stiamo seguendo i desideri di Michael, se teniamo un argomento così sensibile come la salute, come è sempre stato, nella privacy. Allo stesso tempo, vi ringraziamo per la vostra amicizia e vi auguriamo un anno sano e felice 2019».

Ancora amatissimo in tutto il mondo, Schumacher taglia la soglia dei 50 anni circondato da un alone di mistero, anche se le parole di Luca di Montezemolo e della famiglia e di Jean Todt aiutano a coltivare qualche speranza. «Spero che possa succedere qualcosa ma non voglio dire altro, se non che so che Michael lotta, che ha tanta determinazione e una famiglia magnifica intorno», le parole dell’ex presidente della Ferrari a cui ha fatto eco anche il suo ex braccio destro Jean Todt alla Gazzetta («Vedremo ancora tanti Gp insieme»). Resta il fatto che in questi ultimi, difficili 5 anni, dalla blindatissima villa di Losanna non è filtrato nulla, con la famiglia, la storica portavoce Sabine Kehm e gli amici più intimi a mantenere una cortina di riserbo quasi inscalfibile. La Bild ha scritto giorni fa che il tedesco «non è più in pericolo di vita» e dieci persone sono impegnate nella riabilitazione, mentre per stimolarlo gli viene anche fatto ascoltare il rombo del motore del suo bolide. Quello che un tempo era il suo vecchio ufficio si è ora trasformato in una stanza di cura super attrezzata e «niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione».













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