Staffette, l’Italia va a fondo
Mondiali di Seefeld. Decimo posto del quartetto azzurro, con Federico Pellegrino (nella seconda frazione in classico) che recupera solo qualche posizione dopo le difficoltà di Rastelli. Skimen in crisi sulla neve primaverile dell’Austria
SEEFELD (AUSTRIA). Norvegia padrona, ancora una volta. Per l’ottava volta consecutiva i “vichinghi” conquistano l’oro mondiale della staffetta maschile e si confermano i dominatori incontrastati del fondo in questa rassegna iridata nella quale, con gli uomini, hanno vinto tutte le gare finora disputate. Johannes Klaebo ha avuto persino tutto il tempo di godersi il trionfo nei metri finali, perché già al secondo dei suoi tre giri aveva staccato il rivale russo Sergey Ustiugov, con cui aveva litigato la settimana scorsa nelle semifinali della sprint. Meglio di così, dunque, per lui e per i suoi compagni Emil Iversen, Martin Johnsrud Sundby e Sjur Roethe, non poteva andare.
La Russia, che aveva fatto gara di testa con i primi tre frazionisti Andrey Larkov, Alexander Bessmertnykh e Alexander Bolshunov, deve accontentarsi dell'argento a 38” di distacco, mentre Richard Jouve, battendo in volata il finlandese Perttu Hyvarinen, regala alla Francia il bronzo conquistato anche da Adrien Bachsheider, Maurice Manificat e un generosissimo Clement Parisse.
Non basta Pellegrino.
L’Italia ha chiuso la gara in decima posizione: Maicol Rastelli ha pagato qualcosina all'ultimo giro chiudendo 12esimo a 16” dalla Russia, Federico Pellegrino ha dato il cambio in nona posizione, ma a 1’23” dai battistrada, poi il primierotto Giandomenico Salvadori, nella prima frazione in pattinato, ha perso molto terreno, per cui De Fabiani ha raccolto il testimone in decima posizione a 4 minuti di distanza e senza strafare ha mantenuto il piazzamento arrivando a 4’42” di ritardo.
«Problemi con i materiali»
«Oggi è stata una gara durissima, un peccato perché quest’anno più che mai negli ultimi quattro anni pensavamo che il quartetto schierato fosse all’altezza, invece non è stato così già nelle prime due frazioni – ha commentato Federico Pellegrino – Abbiamo fatto molta fatica anche con i materali, nella seconda settimana purtroppo gli skimen non sono riusciti a tirare fuori qualcosa in più, come di solito io stesso sono abituato, e sul bagnato se non sei alla pari degli aversari non vai avanti. È stata una delle gare più toste degli ultimi anni: dispiace ancora una volta perché sono quattro anni che dopo la staffetta commentiamo un risultato non positivo. Ma resto convinto che questo quartetto possa essere la soluzione gusta. Il mio bilancio per forza di cose è positivo, con due medaglie, ma è tanta la delusione oggi, per tutta la squadra, perché i risultati della seconda settimana del Mondiale non rispecchiano il valore di atleti e tecnici, mi auguro che domenica vada meglio, altrimenti ci rifaremo in Coppa del mondo».
Deluso il trentino Salvadori
«Le condizioni erano sicuramente difficili, ho provato a tenere Cologna al primo giro, ma aveva un altro ritmo – dice il primierotto Salvadori – È stata una giornata molto negativa. La mass start di 50 chilometri? Con queste condizioni sarà durissima, ma cercheremo di recuperare energie, dare il massimo e tirar fuori un risultato positivo».
«Abbiamo avuto problemi con i materiali, qualcosa non ha funzionato – conclude Francesco De Fabiani – Sapevamo che sarebbe stata dura, ma anche che se tutti avessero fatto il massimo e i materiali ci avessero aiutato, avremmo potuto giocarci il bronzo fino alla fine. Ma così è la gara, si corre in quattro, ci riproveremo tra due anni. L’anno scorso erano andate bene le prime due frazioni, quest’anno abbiamo perso subito il treno giusto. Domenica c'è la mass start di 50 chilometri: una bella gara anche se la neve di oggi non mi favorisce».